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bisogna aspettare, che si abbia nn maggior numero di fatti e nuove ragioni congetturali.
Gènefalmente i colori di popoli diversi, quando si fondono insieme, subiscono qualche alterazione, ma un'alterazione, in meglio, perciocché si debbono assimilare, si debbono rendere omogenei, si debbono prestare al nuovo sincretiz-zamento; e perciò quanto vi ha di particolare, di eterogeneo si lascia da parte. Il fondo del colore nazionale de' popoli commisti rimane, se non che predomina quello del popolo, per così dire, autore delia fusiòne, e più progressivo. Perciò nello sciogliere i colorì composti bisogna riferire il predominante al popolo più progressivo, od almeno ai più antico a nazionale, gli altri ai popoli che ne hanno più intima similarità.
§. 9. Come si determina il carattere nazionale in quanto al linguaggio?
L'uomo non fu mai muto, perchè non potè mai dimenticarsi della sua ragione ; ma le voci di cui primamente fece uso, dovevano essere pochissime, proporzionate e relative al suoi bisogni ed alle sue conoscenze. In processo di tempo moltiplicaronsi ed acquistarono una forma più determinata, più eufonica, più gentile.
Le prime voci furono più relative alle cose di religione^ ed a certe idee che tutti i popoli in qualunque luogo debbono e possono avere. Queste voci spesso rimangono presso un popolo anche allorché si cangia l'antica favella, come i Latini «d i Greci rattennero le voci relative alle cose di religione anche allorché formarono la lingua latina e greca.
Nelle voci bisogna distinguere le radici dal classicismo e clisiacismo. 11 classicismo nasce dalle particelle che si premettono, ed il clisiacismo dalle forme che si aggiungono alle radici: l'uno e l'altro non possono esistere nelle lingue primitive, pauromorfe e quasi sillabiche se non amorfiche, giacché suppongono il bisogno di esprimere certe relazioni, che i barbari o non hanno in conoscenza, o non si credono già nel caso di dover determinare co'nomi; perciocché ciò accade allorché la lingua si deve scrivere e perciò mostrare limpido c determinato il proprio sentimento, ed una lingua
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