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v in conto, e, di leggieri collegando i voleri de' plebei, può recarsi in roano la somma delle cose, mettendo il piò sovra il capo degli ottimati. Il perchè col non fate alonn nome ai capi delle aristocrazie severissime si avea questo, che se le persone messe a qualche officio guidavan felicemente le cose, all'officio venivane lustro, e vigoria all'ordine degli ottimati; se male, o non montava a nulla, o il capo mal capitar si faceva, ma nell'un caso e nell'altro le plebi non aveanò il destro di formarsi alcuna idea certa e chiara intorno al dritto di chi comandava, ed al dovere, che aveano di ubbidire. Se chiunque ha nome di sapiente o di virtuoso . voleva esser mandato a confini, o per ingegno doveasi trovar modo che per vie coperte gliene fosse andata la persona * agli si fosse rivolto addosso la belva del popolo, sì che percosso il pastore si fosser disperse le pecore, o per altre sottili malizie fosse capitato male; segnando non siam troppo amici a moderazione, dobbiamo porre animo, che chiunque abbia ingegno a ben fare più che a male rivolto, benché non sia di animo virile, sia tenuto in basso e posto io tali impacci e vili opere, che o gli cada il cuore, od a gran cose non diasi ; possiamo dir prudente che nelle caste alcun cittadino in alto ufficio si avesse avuto nome proprio, e quasi comandando a suo nome avesse posto in pericolo tutta (a casta ? La sapeano profondamente in politica gli Etrusci, i di cui lucurnoni, aruspici, sommi sacerdoti, istitutori di discipline, principi di speciali città, duci ed imperatori non ci hanno mancato i loro nomi (1), perché non gli ebbero, se non di rado, non già perchè ci avessimo a lamentare, pel loro difettò, delta voracità del tempo. Non ricoverse la notte de'secoli i nomi propri dei Iregi dell'egitto e di tutti coloro che alcuni* digpità si ebbero nella patria del cocodrillo, ché nessun nome proprio si sentì sulle sponde del Nilo pel ca-sticismo nefandissimo) egiziano: dei Faraoni le Sacre Carte ci conservarono soltanto il nome di Sesostri e di qualche altro!
Ed anche per questa malizia, ,se le aristocrazie gridavan sempre auspicia esse stia, e si studiavano ad ogni potere di
(1) Y. Janpellij nell'opera delle Iscrizioni Etnische, p. 19 - 23.
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