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per cantarsi la guerra trojana debbe venire il tempo della reminiscenza, nel quale un popolo cerca ispirarsi ne'grandi fatti nazionali. L'epoca poesia non può svolgersi prima delle altre, nè queste prima che il popolo abbia rigoglio.
III. Nessuno gran poema può formarsi da una nazione intorno a'suoi fatti nazionali, se non l'abbian preceduto dei molti poemi di un merito inferiore, e ciò maggiormente nei popoli, dove la letteratura sorge tutta vergine senza imitare le antiche o quelle de'popoli vicini. Ariosto fu preceduto da molli che cantarono le imprese de' Paladini ; il Tasso fiorì vari secoli dopo la conquista di Gerusalemme, ec.; eppure l'Ariosto ed il Tasso imitar potevano gli epici antichi di Grecia e d'Italia. Non dobbiamo adunque mettere circa quattro secoli di spazio tra la guerra di Troja ed Omero? Un tempo maggiore sarebbe troppo, un minore sarebbe poco.
IV. Gli Omeristi sono successori degli Orfici. Questi sono tuttavia molto ascetici e congiurati, benché savissimi ed iniziatori della civiltà greca; que'sono, per cosi dire, semipagani e secolareschi, cantori nazionali e popolari. Gli Orfici in Europa cominciano a fiorire dopo di Davide, e perciò gli Omeristi debbono fiorire un 200 anni dopo, ed il Gantor di Achille ed Ulisse (1), compimento della missione degli Omeristi, debbe farsi fiorire oltre forse a 250 anni dopo.
V. Omero ha una indole popolare e quasi republicana. Ei dunque deve farsi fiorire quando già il popolo ebbe avuto dei dritti, ed cominciò a volere un governo isonomico e popolare. Omero adunque non può precedere i primi legista* tori della Grecia.s
VI. Omero è un dei più grandi ingegni della Grecia, anzi del mondo; e perciò non può se non ravvicinarsi agli altri grandi uomini della Grecia. Per un miracolo ri può far venire prima del tempo da noi stabilito, giacché non
) Qualora non si volesse sostenere, che l'Odisea non fu composta per lo stesso autor della Iliade.
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