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Degli Abruzzesi Primitivi
Saggio mitico-storico
Panfilo Serafini
Tipografia di Monte Cassino, 1847, pagine 289

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   E questi Aborigeni si tennero per gli antichissimi d'Italia (1), e fin dai tempi di Plinio servirono ad indicare gì9 Indigeni (2)^ ed i primi abitatori di una regione, come osserva Carlo Troja (3).
   §. 84. Gli Umbri sono consanguinei fagli Aborigeni, perché:
   I. La denominazione di Ombrici9 che i Greci (anno comunemente a questi popoli, facilmente in origine era di Obri-ci., omiofona ad Ambracij Abrigij Aborigeni La m spesso, ne'nomi propri di popoli, città, monti, individui, si usava dagli antichi aggiungere, come Pompedio e Popcdio. Pare adunque da Abrigi ed Obrigeni degli Umbri esser derivata la denominazione degli Aborigeni, tanto più che, allorché due popopoli si partono dallo stesso ceppo, cercano farsi gli uni dagli altri singolari anche nella denominazione, torcendo a qualche nuova inflessióne l'antico nome nazionale.
   II. Questi due popoli sono antichissimi e civilissimi forse fra tutti i popoli dell'antica Italia.
   III. Gli Aborigeni si veggono originariamente o nella stessa regione degli Umbri, od a non molta distanza. Nella venuta dei Tirreno-Tessali gli Umbri sono in Rieti, e gli Aborigeni in Cotilia. Le tavole Ugubine, appartenenti alla gente Aborigena, si rinvennero fra gli Umbri. Nell'Umbria di Etruria stavano varie città che ci presentano elementi latini, come Camars o Chiusi, ec.
   IV. Molti elementi comuni si trovano nella civiltà degli Aborigeni e degli Umbri, non solo in quanto alla religione, ma benanche in quanto alla lingua, al governo ed alle costumanze.
   E gli Umbri con una incredibile rapidità imparano il latino, è lo scrivono con quella eleganza e purità , che
   fi) Dionigi di Alicarnasso, Antiq. Rom. lib. I: Aborigines antho-res Romani generis , Italiae indigenae, suique corporis gentem as-serunt.
   (2) Plinio, lib. V, ove dice i Tiri Aborigeni di Cadice. S. Girolamo deriva gli Aborigeni da Ab ed Origo, ed in questo errore fu da molti seguito.
   (3) Troja, Indie. II, p. 143.