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non squpre si scorge fra gli stessi Romani. Furono umbre le Plautine veneri, ec.
V. Scimmo di Chio par, che dica Umbri gli Aborigeni;
» Sunt vero sopra quidem Pelagos Umbri, » Quos condidit e Circe Ulyssi natus Latinus (1).
YI. Lo stesso vedesi fatto da Filisto siracusano presso Dionigi di Alicarnasso, quando vuole, che i Pclasgi e gli Ombrici avesser cacciato dal Lazio i Liguri, guidati da Si-colo figliuolo d'Italo (2).
VII. I Romani sottoposero con una incredibile rapidità la gente Umbra, ciocché non poteva intervenire, se i due popoli non fossero consanguinei, viventi presso a poco cogli stessi elementi sociali. La fusione é sempre difficile tra i popoli, diversi per linguaggio, religione e forma sociale.
Vili. Alcuni presso Dionigi di Alicarnasso derivavano a buona equità gli Aborigeni dagli Umbri come dicemmo. » Alti vero dicunt, eos fuisse colonos Ligurum, qui Um-» bris sunt fiuitumi . . . llli etiam ne faciles sint ad cre-» dendum eos aut Ligures, aut Umbros, ani alios quos-» piam barbaros (3).
Gli Umbri non solo occuparono gran parte degli Abruzzi ne' tempi antichissimi, ma si tennero per padri dei Sabini* Di ciò io altro capitolo.
85. Ora passiamo a vedere il nesso degli Umbri coi Galli. Pel nesso diretto.
I. Solino ci dice: « Bocchus absolvit Gallorum veterum propaginem Umbros esse (4).
II. Servio « Sane Umbros Gallorum veterum propagi-» nem esse Marcus Antonius refert (5). *
III. Isidoro, in v. « Umbri Italiae gens est, sed Gallorum » veterum propago (6).
(0 v. 275.
<2) Lib. I,.c. 10.
(3) Lib. I.
(A) c. 7.
(5) Eneide , 1. XII, v. 753. 11 Troja vuole che qui favelli Servio Fuldense, perciò di poco peso.
(6) Orig. 1. IX, c. 2.