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stalo in forse intorno alla derivazione dei Liguri. Lo stesso Polibio approssima i Galli ai Liguri, piuttosto pel genere di vita che per altro; e Strabone dice apertamente, che i Liguri non appartenevano alla gente Gallica, l'erano simili pel genere di vita solamente (1).
I Galli che possono avere una lontana parentela cogli Umbri, sono i Celti veteri; perchè costoro forse Tennero in tempi antichissimi insieme coi nostri Umbri e Latini, partendosi dagli Sciti loro fratelli, passando per la Siria, Egitto, Tracia ed Illirico lungo il Danubio. Questi Galli, non bracati ma togati , non druidici e recenti , ma antichi e nostrali, passati dall' Illirico insieme cogli Umbri nell'Ila* lia, si stesero per l'Eridano e popolarono la Gallia Narbo-nese, d'onde i Celto-Iberi passarono oltre l'Alpi. E pel passaggio dall'Illirico, ove si diffusero in gran parte i Galati, il mito di Polifcmo e Galatea si trova nella Sicilia, dove andarono i Sicani e Siculi dall' Italia centrale ; e gli Umbri si tennero per prosapia dei Galli o Celti.
§ 86. E nell'interno dell'Illirico a' tempi di Erodoto un popolo di Umbri era sul Carpii or Colapi (2), influente del Savo, nascente dall'Alpio, parte dell'Ocra che dai Reti alli Japodi si estendeva (3). E, come dal Carpi derivarono i nostri Umbri, così dal Sapi i Sabini. Influente del Sapi era benanche il Satino j riprodotto nel Piceno e nella regione tra Circello eTerracina, non meno che il Trinio (4), riprodotto tra i Frentani ed omiofono al Liburnico Truen• tum del Piceno, come il Sapi ed il Carpi in vari luoghi Ita* liei occupati dagli Umbri e dai Sabini, e come l'Ocra in Interocrià. Se questi Umbri illirici non furono potenti e ce*
(\) Lib. 2. Quod Lfgures non sfa! e gente Gallica, fili lanen simile* genere vitae. Cf.Festo Avieno, Ora Marita v. -130.
(2) Lib. Y. Cf. Durandi, Saggio sullo stato antico d'Italia, p. 28. Corcia, Storia delle Due Sicilie, t. I. p. 66.
(3) Erodoto, lib. V.
(4) Tolomeo, lib. II, c. 49. Là si pongono gl'Iman! ftìtmani,J ebe forse denominarono il fiume Umano presso Atri, e Valle Umana tra Circello e Terracina, dove fu anche il Satino. Là non solo i Japodi, ma benanche furono i Peucezi, denominatori de' nostri Japigi e iteucezi. Cf. Mela, lib. Il, c. 7$ Plinio, 1. Ili, c. Polibio.
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