226
lebri a segno da aver poi alo darò l'origine immediata alfa potentissima ed antichissima gente Umbra, riflettiamo, che l'Illirico fu luogo di passaggio agli antichi popoli, e che per* ciò non potevano gli antichissimi popoli sviluppatisi e formarvi una nazione grande ed isonomica. , La gente Umbra del Carpi mandò non solo-colonie nell'Italia, ma benanche verso l'Epiro, dove forse diedero l'o-rigine agli Ambraci; perciocché gli Ambraci posson tenersi per fratelli degli Umbri nostri, egli uni e gli altri per figli degli Umbri Illirici. Di fattogli Ambraci.
I. Sono omiofoni agli Umbri, detti costantemente Ombrici da' Greci.
II. Erano Elclici ed Esperici, e perciò omogenei e consanguinei degli Umbri.
III. Le omonomie tra i popoli Umbrici ed Ambraci sono frequenti.
capo vii
DEI LIBURNÌ
87. I Liburni tennero insieme coi Sicoli l'agro Atria-no Precutino e Palmense con altri luoghi del Piceno , secondo che ci fa saper Plinio ( 1 ). Truentum col castro Truen* tino rimase fino negli ultimi tempi ai Liburni. Di genere Liburnico può tenersi anche Atri con Adria del Po, giacché i Liburni si estesero nella regione delle due città. Queste sembrano ambedue denominate dal monte Adrio che nella Liburnia dell'Illirico divideva la Dalmazia (2), la
(1) Lib. ITI, c. 4 4. Jungitur hissexta regio Umbriam complectens, agrumque Gallicum circa Ariminum. Ab Ancona Gallica ora incipit, Togatae Galliae cognomine . . . Siculi et Liburni plurima ejus tracina tenuere, in primis Palmensem , Praetulianura , Adrianumque agrum. Umbri eos expulere: bos Etruria: hanc Galli.
(2) Strabone, lib. VII: lUons est Adrius media m dividens Da Ira a-tiaoK ,
v^ooQle