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quale giungeva sino al Savt> che ci rammenta i Sabini (1 ). E non potrebbe il V'ornano (2) esser denominato dagl'I-mani dei Liburni, dicendoci Plinio: « Arsiae, gens Libur-» norum, jungitur usque ad flumen Titium; pars ejus fue- -)> re Mentores, Hymani , Encheleae, Dudini et quos Galli* )> machus Peucetias appellat (3)? Come il fiatino da uno influente del Sapij o Sava f4l? Nella Pannonia « nonprocul » a ripa Saeprts » ( deve dirSopt* ) era Norace, denominata dal fiume Nora, o Naìrone (5), che ci dà l'omonomia così de' Narensij antichi popoli della Dalmazia, come del fiume Nar o Nera presso Leonessa, della Nora fluente al pari del Cigno e del Tirino presso l'Aterno, e di molti altri luoghi e popoli d'Italia. Il Drinio, or Drilone, altro influente del Savo nell'Illirico (6), non può darci il Trinio de' Frentani, il Tirino presso l'Aterno, ed il Truentum, or fiume Tronto ? Come dal fiume Syris o Sarus é derivato Syrenlum, da Acragas Agrigenlumj ec., così dal Trinium viene Teruen-tutu, posta sopra una collina, a piè della quale il Trigno scorre; tanto più che a non molto dal Trigno è il fiume Cigno, il cui fiume omonimo insieme colla Nora scorre presso al Tirino: tutti omonimi a luoghi Liburnici e Liguri (7). 11 Cigno de'Frentani mette nel Tiferno, or Biferno, presso
(i>) Cf. Giovanni Lucio, nel voi. 44. p. 40. della Raccolta di P. Burmanno; Corcia voi. I, p. 66.
(2) Silio Italico, 1. Vili, v. 437.
Statque humectata Vomano Adria.
C Plinio. 1. Ili, c. 43. Adria Colonia, flumen Vomanum.
(3) Lib. IH» c. li. Questi Peucezi colla gente Japodica o Japigia forse passarono contemporaneamente coi Dauni dall'Illirico, e prò* priamenle dalla Liburnia e Dalmazia, nelle nostre spiagge, dando la, caccia agli Ausoni di Adria, secondo Nicandro presso Antonino Liberale, e di là distendendosi per le coste adriatiche verso la Puglia. *
(4) Tra Circeilo e Terracina abbiamo la Valle Umana ed il fiume Batino. Cf. Corcia, t. I, p. 450. e 452.
(5) Cf. Stefano, De Urbilms, in v.
(6) Tolomeo, lib. II, c. i7.
(7) Poiché i Liburni, fratelli de' Liguri, insieme con questi si diffusero nella Gallia Narbonese, possiamo credere, che il fiume Druen-tìa colla città dello stesso nome non lungi dall'Isara de' Galli Nar-bonesi fosse stato così detto dai Liburni. V. Plinio, lib. Ili; Ausonio , citato nel t. V. p. 566, della Raccolta del Grevio.