dai Siciliani di Siracusa che fagiano la tiratiniri* di
Forse prima die per gli timbri e Sabini fossero alati cacciati dagli Abruzzi, non essendo ancer venuti i Testali nell'Italia, i Sicoli tennero in gran parte il Lazio, e parte della Toscana.
Pare, che Cere e Pisa farono Siculo ,< prima oKè fossero passate io mano dei Tirieui di Tessaglia e di' Lidia* Lieo* frone par, che lo dica nil poco oscuramente, identificando i Sicoli coi Liguri e Sitoni.
Dionigi di Alicarnasso vuoh^ che Cere, Pisa,AIaìé, Saturnia , Falerio, Fascennio, Cenina ed Antemaa fossero stato tolte ai Sicoli dai Tessali e dagli Aborigeni ($). Perciò i popoli* cacciati da Cere e Pisa, da&icofirooe son detti Liguri e Sitoni, perché confonde i Sicoli ecot Liguri e Si* toni; e da Dionigi di Alicarnasso tengonsi per Sicoli. Non v'ò popolo in Italia più connesso dei Sicoli, Liguri e Sa*
(0 Anche In Sardegna furono AconitanL fone Sicoli; perchè Iyì furono dei Liguri, ad' Ericinl e Siracufltai a Sìcofeii é téguli ed Ale fini. ^
(2) Plinio, 1. III. e. 45. Appiano, 1. IT. CT. Cellario, 1. II; c. q. sei. I. n. 84. Bardotti, jÀngba de'primi eòitoldH d'MaUm>m. 437, 4 39, 446, 4 50.
(3) Anliq. Rom. p. 40. e 44 : In hit multa oppida pàrtim ahtaa ab hostibus habitata, partim recens a se condita Un alar ani Mirila'gente® sociae Pelasgi et Aborigene!. £ quibul snnt Cere, dieta
lam eo siculo , ( ciò fu nella venuta dei Tessalipriora difettosi Coritol, Pisa, Saturnia, Alslum, et quaedam alia. Cf. pag. 474.
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