261-
Molti confusero i Sicoli co9Sicani, come Virgilio, Servio, Festo, Solino in quanto a Tivoli, ed altri molti. Oltre a questo abbiamo, che i Sicani furono insieme co9 Sicoli e Liguri nei d'intorni di Roma; iusieme coi Sicoli nella Sicilia; e forse insieme coi Sicoli e Liguri erano stati nell'Il-lirico, Tracia ed Epiro. Aggiungi, che le denominazioni di Sicani e Sicoli sono omiofone, ed il simbolo di una gambà o di tre gambe umane, usato dalla Sicilia, accenna unitamente ai Sicani ed ai Sicoli (l). Finalmente Sicano dice&i figlio di Nettuno (2)', come Sicoio fratello di Italo; ed i Si-coli sono de'principali Atlantici nell'Italia : Sicano dicesi anche marito di Cerere (3), e Cerere Ennense è la prin-xipale divinità dei Sicoli.
Noi però crediamo, che, ove i Sicani non furono Iberici come alcuni antichi scrittori portarono opinione, ei si debbano far venire in Italia prima de' Sicoli. Di fatto i Sicani si vollero indigenidi Sicilia (4), ovvero autottooi d'Italia ( 5 ). Almeno in Italia si tennero per i primi abitatori del Lazio (6). Per questa loro antichità ebbero a tipo il Ciclope Polifemo, e si tennero per Lestrigoni e Ciclopi (7 ).I Sicoli poi vennero più civili tra noi, perciò più recentemente. I Si-cani passarono in Sicilia dal Lazio, non dalla lberia, come tennero Filisto Siracusano (8), Servio nel Commento a Virgilio (9),Scimnodi Chio( 10),Silio Italico(l l),Tucidide(i2),
(4) Jannelli, Tentamen Hermeneuticum, p. 72, e 73.
(2) Marziano Capella, De Nuptiis Phiiol. et Mercurii.
(3) Lo dicon Solino e Teodonzio.
(4) Timeo presso Diodoro Siculo, 1. V. Cf. Eforo presso Strabone, 1. VI.
(5) Servio, all'Eneide, 1. I, t. 561.
(6) Macrobio, Saturo., 1. I, c. 5; Virgilio, Eneide, 1. VIII, v. 328; Marcellino, 1. 30, e. 4.
(7) Silio Italico, 1. XIV, t. 33.
(8) Presso Diodoro Siculo, 1. V. Diodoro si oppone con Timeo dicendo, che i Sicani erano indigeni di Sicilia. Questo argomento ha qualche valoreperciocché i Sicani, essendo anUchissimi in Sicilia, non vi potevano venir di Spfcgna, ove gl'Iberi erano barbarissimi e perciò recenti ne' tempi di Koma.
(9) En., 1. VIII. v. 328.
(40) v. 265.
(4 4) Lib. XIV, v- 33.
(12) Lib. VI, 2.
v^ooQie