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Degli Abruzzesi Primitivi
Saggio mitico-storico
Panfilo Serafini
Tipografia di Monte Cassino, 1847, pagine 289

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Proserpioa è strettamente connessa alle Sirene, e le Sirene ed i Sicoli ad Ulisse. Ulisse sirenottono parte per l'I* Calia dai Maliensi, ed è strettamente connesso ai Tesproti di Dodona, agli Acarnani ed ai Corcirensi.
   §. 99. Per l'origine più antica de' Sicoli, noi mettiamo con Jannelli verso Damasco la loro protopatria (1).
   I. Nei dintorni di Damasco può stabilirsi l'origine del culto di Cerere per le leggi da noi stabilite a ritrovare la protopatria dei popoli e delle istituzioni. Ivi può stabilirei l'orto delle delizie di Proserpina , e perciò l'Eden dei Si-coli. E questo paradiso della gente Sicula può confondersi colla città, detta Paradiso, che Stefano Bizantino, Strabone e Tolomeo, traducendo forse VAven od il Bel Eden di Amos nella valle Damascena (2), pongono in Siria. La stessa citt& di Damasco si tiene per uno dei quattro paradisi terrèstri dagli Arabi. E versole sorgenti del Giordano si pone il nostro Eden da vari scrittori, come dal Clerico (3), dall'Arduino, P. Abramo, Heidegger, ec.
   II. Damasco si volle fondata per Bacco, dopo che questi ebbe domato Licurgo ed altri Arabi (4).
   Ora Cerere e Proserpina sono caratteristiche divinità pei
   0) Veterum Obscor. Inscript., ». 93, 94, 96, 400 e 143.
   (2) Amos, I, 5. colloca Belli-eden tra gli Ararne! presso Damasco ed il Campum Aven o deWldolo. Geronimo traduce oppórtu* nanienle Beth-Eaen in Campnm voluptatis. Cf. Hadrac, in Zaeharia IX, I. Di questo paradiso favella Agostino Steuco, Cotmopeia. La valla Damascena or si dice dagli Arabi Gaut, Gauta, e coll'articolo AU gauta, secondo l'Arabo Geografo Clim. 3. Par. V; il Parafraste Gre* rosolimitano, nel Genesi XIV, <5; Gionata, in JVum. ^XXIY, 6. SI disse così da Vis, primogenito di Aram, che dall'Interprete Araba Genesi X, 23. si dice Algauta pel cangiamento delta hajin in g, • della tzade in theth. Cf. sopra Uts Giuseppe Ebreo, ini. Jud. 1.1» c. 7; Giovanni*Clerico, Comm. in Genes XIV, 45. p. «26; Calmai, «a Genes X. 23; Bochart, Phaleg. Par. I, I. 2, c. S, SO.
   (3) Giovanni Clerico, Comm. in Genes. X, e XIV, 4 5, p. 4 36.
   (4) Licurgo trace debbe appartenere alle tradiilone degli Orfici, venuti dall'Idumea; ed Idumei si hanno ancora in Damasco. Nis* « una trasformatane di ftutù, Giardino ét delitU; a perciò HI nao-
   Bacco.
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