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Io stesso Esali. Poiché si fanno venire in Italia, od almeno diffondere tra i figli di Cettim di altre regioni, alcuni figli di Esaù; non è stata senza veruna verosimiglianza l'opinioni di coloro, che da Esaù edai Damasceni derivarono Roma è Palermo.
XII. I Persiani Àrabi e Turchi dicono al-Roum i Romani * quasi figli di Roum figlio di Edom od Esaù, come dicono Al-Jounam, figli di JU>ne, la gente Greca (l). Ed anche i Giudei fanno discendere i Romani da Esaù per mezzo di Magdiel (2). Giuseppe Goronide, volgarmente detto Josip-po, dice che Tsefo, discendente da Esaù, fosse fuggito dall'Egitto in Cartagine, ed indi in Italia con Enea, con Ada-reser ed il suo figlio Tsir, fondasse Alba e Sorrento (3). Lo stesso dice il Beroso di Ànnio. Altri fanno andar Tsefo con vari Damasceni ed Abraamiti a fondar Palermo , e recano in mezzo delle iscrizioni che hanno un fondamento nelle tradizioni conservate dagli Arabi e Rabbini, benché sieno state finte dopo il mille dell'Era Cristiana (4).
XIII. Anche Cerere e Proserpina coi misteri Eleusini o cogli Eumolpidi connettono i Siculi ai misteri Orfici. Gli Orfici sono Idumci (5), e presso Damasco è da collocar Giobbe e la prima sede degli Eumolpidi.
XIV. Dalla Siriaedalla Palesijua vengonoi Mini e Cere-tei, da'qgali derivano cosigli Orcomcni Argonauti,ed i Mi* uossidi Cretensi ed Italici; come i Cretensi, la Curctidc di Epiro, e Curilo d'Italia.
XV. Finalmente i Sicoli nei dintorni di Damasco e nella Si*
(1) Herbelot, Bibl. Orient., p. 421.
(2) Cf. Leydekkerr, in cap. I Maimonidir, Calmet, Commetti, liter. in Genesim, c. XXXVII.
(3) Lib. I, c. 2. Ne'Paralipomeni, c. I, ?. 36. si dice: Fueruntqun Eliphaz filli, Theman, Omar, Sepho- Cf. Abarbanel presso Gagnier, Praepkat. ad Josippum ; Beniamino Tudel, Itin. c. 3, colle note di Baralier.
(4) Fazello, De Reputi. Siculo, Decad. 1,1. 8, cap. De Panormof Rosario Porpora, Irutitutiones historiae univertae; Ranzano, De Au-ciore ac Primordiis, ac Progressu felicis urbis Panormi.
(5) Onde i Sicoli sono anche presso Atene, secondo Pausania, I. Vili, c. iti ® S«Waf «n v.ì
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