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Degli Abruzzesi Primitivi
Saggio mitico-storico
Panfilo Serafini
Tipografia di Monte Cassino, 1847, pagine 289

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   perchč gli Ausoni formano il (ondo degli Atlantici ed itali propriamente detti nell'Italia. Marciano Eracleota dice;
   » Tarn Ansones mediterranea loca » Tenent, quos Aoson condidisse fertnr » Ulisses filius atque Calypsus.
   Lo stesso dicono Scimno di Chio, Stefano Bizantino, Dionigi Periegete xon Eustazio (1), Snida , l'Etimologo Magno, lo scoliaste di Apollonio (2), ed altri. Gli Amori di Ulisse e Calipso da Omero sono cantati a Inngo, ed i critici si beccarono finora il cervello per trovare dove Omero abbia collocato l'isola di Calipso (3).
   In altro capitolo diremo pił a lungo degli Ausoni, avendo a far parola degli Atlantici. Ora diciamo , cbe dicendosi l'Ausonia, propriamente detta in Italia, regno Tesproti* co (4), e visi i Campi Flegrei colle tradizioni della
   guerra de'Giganti, gli Ausoni passarono in Italia dai dintorni di Pallene e dell'Atos della Tracia, dove sono celebri le tra* dirioni della guerra dei Giganti, ed ove si colloca il regno di Borea, padre di Calais che denomina l'Ausonica cittą di Calvi. Simili tradizioni si hanno in Corcira, e generalmente nell'Epiro (5). Gli Opici benissimo possono col Jannelli derivarsi dagli Ophienei od Opici di Etolia, come gli Au-runci dagli Orici della Caonia epirotica (6).
   Volendo poi derivare da pił lontano i nostri Ausoni, ci £a mestieri non fermarci nel barbaro Eusino, standoci a tradizioni mitiche alterate da' poeti e romanzieri, ma correre verso la Commagene , ove la prisca Campania. E geli) A Dionisio Periegete, v. 76.
   (2) Argon, lib. IV. 553.
   (3) Cf- Strabone, lib. I. e VII} Pausania, in Elide.; Plutarco, Probi. Convivai. Probi. I.
   (4) Cf. Jannelli, Vet. Ose. lnscript. p. 22. e 23.
   (5) Licofrone, C iandra, v. 427,9*9 e 923; Strabone, lib. X; Omero, Odissea lib. Vili ed XI, ed lliad lib. VII.
   (6) Jannelli, Vet. Ose. lnscript. p. 25 e 26. I nostri Opici si disr aero anche Ofieci ed Ofiensi, perchč se ne derivava la etimologia da Ophis serpente. Cf. Servio *\V Eneide, 1. VII, v. 730 ; ed Endosso, 1. VI de Circuita Orbis.
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