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Degli Abruzzesi Primitivi
Saggio mitico-storico
Panfilo Serafini
Tipografia di Monte Cassino, 1847, pagine 289

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   I popoli che vennero in Egitto fnrono pastori Fenici secondo Ginlio Africano, e perciò debbono riferirsi alla discendenza di Jayan o [d'Inaco per la maggior parte. Eglino ayeano formato fino a'tempi di Mosé per circa 500 anni il regno degli Atlantici e degli Assiri; eglino aveano formato l'antico Egitto Gappadocico ed Amanico di Siria: ma scacciati dagli Ebrei fuggirono nel Delta oltre a 1600 anni prima di Gesù Cristo, e ri formarono il regno degli Icsos, denominando Egitto dall'antica loro patria la regione occupata (1 ).Per essi yenne in Egitto il culto Isiaco, cui rannodasi Osiride e Tifone, Atergate, Venere Cipria ed Eufratense, ed Apollo Licio, ec. Costoro introdussero il culto Cabirico in Memfi, Canopo e Buta. Da questi Pastori vennero indi gli Inachidi di Grecia e d'Italia, onde abbiamo tra noi così celebre Iside siriaca o Vesta cappadocica e commagenica ; giacché per la maggior parte si fanno venir dall'Egitto sotto la scorta di Cadmo , di DanaQ , di Eretteo, di Proteo, di Fauno ec. (2). Tutte le derivazioni greche dagli Egiziani sono da quest'Inachidi, Commageni e Palestini, e non da'figli di Mesraim loro nemici, ed incomunicabili non solo fino ai tempi di Sesostri, ma benanche fino a quei de' Persiani.
   capo xii «
   DEI SABINI
   §. 104.1 Sabini si dissero Sapini per la tribù Sappinia, e pei fiumi Sapi di vari luoghi da loro denominati, e forse ancora pei Sepinati del Sannio. Altro loro nome fu quello di Sapkmùnj come si osserva in alcune medaglie Sanniti-che dei tempi della guerra sociale. Finalmente si ebbero anche il nome di Sevini o Savini ; perchè frequente è la mutazione della b in v anche a'tempi nostri negli Abruz*
   (O Dice Sincello, che gli Egiziani si maravigliarono dei 70 inter-preti/qmando costoro tradussero nel Sacro Testo Aegiptius per Meira.
   (2) Jannelli ne'luoghi citati, ed Antonio Siila, nella Fondazione di Pertenope, e nella Teogonia^C(mendata9 p. 47.
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