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zi ; perchè Plinio derivava lai nome da saevus per la severità della loro religione (1); e finalmente i Sabelli dai Greci si dissero Sanniti, onde poi venne loro il nome di Saminili o Samniles (2). Si dissero anche Sabi j e perché si vollero denominati da Sabo Semone Sanco, e perchè tal nome si riproduce in molti luoghi della gente Sabina.
Le tracce dei Sabini si trovano in Italia non solo nella Sabina, ma benanche nei luoghi occupati dalle loro colonie , ed in altri dove noi sappiamo storicamente essersi distesi o Sabini o popoli Sabinici.
Sappiamo, che in quanto alla Sabina propria, Rieti,Te-strina , Amiterno e Guri si tennero per loro capitali ; ma dobbiamo credere, che queste città non fossero state contemporaneamente tali. Rieti e Testrina potrebbero tenersi per le loro prime capitali, ma Rieti pe' tempi anteriori alla venuta de9 Pelasgi, e Testrina posteriormente.
In fatti 1°. abbiamo da Zenodoto Trezenio, il quale scrisse accuratamente la Storia degli Umbri, che questi indigeni abitavan primamente nell'agro Rietino, e che di là espulsi per opera dei Pelasgi si estesero nell'agro Sabino, prendendo la nuova denominazione dei Sabini (3). 2°. In quel di Rieti molti elementi Sabinici rimasero, come quei di Sanco o Medio Fidio. Si trovano ancora in quella città Golle di Santo o Sanco ( o colle di Contigliano, dov'era un tempio ad Ercole tentilo per padre de' Reatini ) ; valle di Santoj voto di Santo^ la regione Acarana ( da Ercole Dui-carnaim ) presso la Chiesa di S. Bartolomeo, il luogo det. to Pistigliano da Sanco Fistio o Fidiò j nella Chiesa di S.
(0 Plinio, Lib, III, c, 42: Sabini, ut quidam existimayere, a religione et Deorum eulta Sevini appellati. Festo, in v.: Sabini dicti, ut ait Varrò Terenlius, quod ea gens praecipne colat Deos, Apo tou Sebasthai.
(2) Plinio Lib. Ili, c. 5: Samnitium, quo Sabellos et firaeci San-nitas dixere.
(3) Dionigi di Alicarnasso, 1. I: At Zenodotus Troezenius gentis Umbricae historicus narrata ipso» indigenas primum qoldem fcabitasse in eo agro, qui Heatinus vocatur ; inde yero eipolsos a Pelasfis ( dai Tessali ) in bunc agnini venisse, ubi nunc babitaot: et, gentis nomine cum sedibus mutato, Sabinospro Umbris appellato*. .
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