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Degli Abruzzesi Primitivi
Saggio mitico-storico
Panfilo Serafini
Tipografia di Monte Cassino, 1847, pagine 289

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   282-
   Nee tu carminibus nostris indietus abibis Oebale, quem genuisse Telon Sebethide nimpha Fertur (1).
   I Sabini sono ancora connessi a quei di Formia, Gaeta e Terracina, e costoro agli Spartani. In quanto a Formi a e
   - Gaeta Plinio e Strabone ci dicono, che la prima si disse Hormiaj indi Formia, pel cangiamento della h io /*, secondo l'uso dc'Sabini, e Gaeta fosse stata denominata dalla yoce lacona Kaialla> concavità; e l'una e l'altra fossero state fondate dai Laconi (2). In quanto a Terracina, dedita al culto di Feronia e Giove Anxuro, sappiano da Plinio (3), Livio (4), Diodoro siculo (5), Strabone (6), Festo (7) , Servio (8), che prima si disse Ànxur in lingua osca e voi-sca. Presso Terracina era la Palude Satyra col fiume Asty* ra (9) ed un oppido dello stesso nome, e pare che Servio e Virgilio confondano Satyra ed Astyra, che per altro sono omiofoni, e possono avere un nesso con Satyra o Satyrionj luogo presso Taranto (10),non meno che ad Astyra antico nome della Calcidense Pola, secondo Callimaco (11)..
   Taranto che si dice fondata o ristaurata dai Laconi ,
   (<) Eneide, 1. VII. Ivi Servio : Oebalns filius est Tolooii et Se-bethidis: haec autera juxla Neapolim. Sed Telon diu regnavi! apud Capreas insulam contra Neapolim sitam. Filius vero ejus patrils non contentus imperili transiit ad Campaniam, et multis populis subju-gatis suum dilatavit imperinm. (2) Strabone, 1. V ; Plinio , I. 3 , c. 5.
   - (3) Lib. Ili, c. 9: Dein Terracina oppidum lingua Volscorum Anxnr dictum, et prope eum Ufens flamen.
   (4) Lib. IV , c. 39. (5́ Xib. XIV.
   (6) Lib. V.
   (7) V. Anxur : Anzur vocabatnr , qnae nunc Terracina dleltnr , Volscae gentis, sicut ait Ennius, Vulsculus perdidit Anxur.
   (8) All'Eli. VII, 1. v. 799. Circa hunc tractum Campaniae colebatnr puer Jupiter, qui Aniurus dicebatur.
   (9) Strabone , 1. V, dice S/oras potamos ; Festo: Stura flumen. Oggi si dice anchc Stura.
   hO) Si rammenta da Stefano presso Celio Rodigino. IH) Astyra era benanche una regione de'Tarragonesi di Spagna , ove scorreva il fiume Astura. Cf. Silio Italico, 1. VI, v. 584/ Marziale, 1. XIV. epigf. V, v. f99; Lucio Floro, 1. IV, c. i2 ; Callimaco presso Strabone.
   v^ooQie