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Degli Abruzzesi Primitivi
Saggio mitico-storico
Panfilo Serafini
Tipografia di Monte Cassino, 1847, pagine 289

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   dalle mani del re di Persia Pitagora con altri prigionieri di Samo per rimandarli in Italia, o che in Italia riscattò con danaro alenni prigionieri Persiani per rimandarli al re di Persia (1).
   V. I Samanaici furono anche tra i Lacedemoni, perché Sabo Semone Sanco conduce i Sabini in Italia dalla Persia per mézzo ai Lacedemoni, secondo Igino e Gneo Gellio presso Servio (2).
   VI. Gemistio fa venire i Sabini dagli Spartani anteriormente alla venuta di Enea nell'Italia (3), il che porrebbe la venuta dei Sabini forse anteriormente a 10 secoli pro-cristiani. Di fatto Igino e Gneo Gellio fanno venire i Sabini a scacciare i Sicoli dalla regione, eh' eglino posteriormente ebbero a stanza, la quale opinione si raccosta a quella che fa cacciare i Sicoli dall' agro Atriano, Pretuziano e Palmense verso il Lazio e la Valle de' Volsci.
   VII. Ovidio dice Ebalio Tito Tazio, conduttore de' Sa~ bini, ed Ebalidi le matrone sabine (4). I Sabini si fanno discendere anche direttamente dagli Spartani da Plutarco nella vita di Romolo e di Nunia Pompilio, da Giustino (5), da Cicerone (6), dallo scoliaste di Giovenale (7) e da altri.
   capo xiv.
   I SABINI SONO PERSIANI DI ORIGUfB.
   §. 107. Gli Spartani hanno un nesso^ coi Persiani, sieno tarsisi, sieno Persiani veri od Achemenidi ed Elamiti. Di fatto alcuni danno Gorgofona od Ama , figlia di Perseo, per moglie a Tindaro , ed altri danno [uesta medesima Gorgofona per moglie ad Ébalo, padre d'Icaro e Tindaro. Ferecide vuole, che da Euridice, figlia di Lacedemone,
   (0 Cf. Bentley, Opuse. Filol c. <90.
   (2) Comm. àU'Eneide, 1. VIII, v. 638
   (3) De Rebus Peloponnesiacis, orai. I. e II.
   (4) Fasti, 1. I, v. 260 , e 1. IH, v. 230.
   (5) Lib. XX , I.
   (6) Pro Ligario.
   (7) Sat. XIII.