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Come Eoialio si ha Ira i Persi ed Assiri, cosi oc' Sofeni si ha benanche il colto di Sabo Semone Sanco Fidio o Fa-bidio in Samaneo Sciachia Buda. Ed il nostro Numa Pompilio benissimo si dice discepolo di Pitagora ; perchè Numa Pompilio sembra identico a Mani Pampilonio o Babi-lonio e Pitagora a Buda-gur, Budda peregrino j ordine sacerdotale samanaicoe Buddista,comeConfugio de'Cinesi,ec.
Il Buddismo nato forse non prima dei tempi di Davide e Salomone, si diffuse posteriormente per mezzo di Confogio ai Cinesi, di Zoroastro ai Persiani e Caldei, di Pitagora ai Sabini ed altri popoli d'Italia, ec. Questa filosofia fioriva principalmente verso il 750 prima di Cristo nella Sofene ed in altri luoghi vicini, onde poco dopo dobbiamo stabilirne la diffusione in oriente ed occidente. In tal modo gli ordini de' Buddisti Cinesi o Confugisti, dei Pitagorici in Egitto sotto i Saitici ed in Italia verso i tempi di Numa, dei Bracmani nell'India, ec. sembrano potersi derivare da uno stesse fbole, ed in tempi presso a poco simultanei. Pitagora che ammaestrò Numa, è diverso da quello della Magni Gregia ; perchè visse circa 150 anni prima, e si rannoda immediatamente al Buddism'orientale, siasi persiano, siasi caldaico ed assiro, laddove quello della Magna Grecia fu più recente ed ha caratteri più ini-mediati e meno originali. Se ne osservino i caratteri nelle istituzioni religiose e politiche di Numa principalmente presso Plutarco, e si vedrà che fondatamente Numa si disse discepolo di Pilacora dagli antichi scrittori, come Catone , ed altri moltissimi (1). Polibio , Dionigi di Ali-carnasso, Scipione presso Cicerone, ed i moderni scioccamente tirano in campo, che Pitagora visse più tardi di Numa , confondendolo con quello della Magna Grecia, ed ignorando che altro Pitagora si faceva vivere a tempi di Assa'radonne, contemporaneo di Numa (2), e che molti dicevano Spartani e Persiani i Sabini.
(4) Epicarmo diceva che i Romani avessero comandata la loro cittadinanza a Pitagora. C£ Olinio , 1. XIII, c. 13; Litio , 1. XL,
c. 29.
(2J Cf. Abideno nella Cronaca di Eusebio, 1. I, c. 53.