A) PARTE STORICA GENERALE 11
vita di san Berardo, più volte stampatal e, giusta il Palma,2 stesa in quel secolo XTI. Ivi si narra che il vescovo apru-tino « Guido videns ipsam Ecclesiam (cioè l'antica catte-
E invero l'Ughelli,3 più accorto in ciò degli altri scrittori, e poggiandosi, noi crediamo, sulla citata leggenda assai qui autorevole, scrive che Guido « a fundamentis aedifìcare « caeperat » la nuova cattedrale. E certo ad un narratore per quanto coscienzioso, come il Muzii, ma tardo, deve andare innanzi un altro contemporaneo ai fatti, quale lo scrittore della leggenda. Ma, per esaurire in tutto qui la materia, noteremo, che chi osserva attentamente l'attuale prospetto del Duomo teramano, vi scorge le tracce di un'anteriore edificazione. Ora ciò, che a prima vista parrebbe una prova dell'asserzione del Muzii, mostra invece la primitiva costruzione di Guido nel secolo xn, a cui poi più tardi, nel secolo xiv, siccome vedremo nella parte descrittiva (§ 63), fu sovrapposta l'opera del vescovo Arcioni, la quale, come ivi altresì diremo, legossi alla cupola già innalzata da Guido. Ma, tornando all'opera di costui per fissarne l'epoca, noteremo che l'Antinori la stabilisce nell'anno 1158,4 senza però accennare alla fonte di tal novella. Ma, certo, se questo non è l'anno preciso di tale erezione, vi si accosta di molto; perocché, se l'incendio della città, e della sua vecchia cattedrale seguì, come prova sufficientemente il Palma,5 nel 1156, e se la nuova
1 Vita S. Serardi, eec., Venezia, Eampazeti, 1601; Ascoli, Salvioni, 1631; e nel PALMA, op. eit., voi. I, pp. 257-262. 8 PALMA, op. cit., voi. I, p. 262.
3 UQHBLLI, Italia sacra, in Aprutin.
4 ANTISOM, op. cit., ad an. 1158. 3 PALMA, op. cit., voi. I, p. 314.