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Il Duomo di Teramo.
Storia e descrizione
Francesco Savini
Forzani e C. Roma, 1900, pagine 176 (più 29 tavole)

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   IL DUOMO DI TEKAMO
   chiesa fu, come tutto fa credere, innalzata subito dopo; il tempo assegnatole dall'Antinori appare assai probabile.
   4. Ma passiamo alle successive vicende del nuovo tempio. Se ne parla subito nel 1170, quando e il Muzii1 e l'Ughelli2 segnano la morte del vescovo Guidò II, il quale fu, scrive quest'ultimo, «non. sine populorum lacrymis in « Cathedrali humatus, quam a fundamentis aedificare cae-«• perat ». Poco stante, cioè intorno al 1174, l'occasione del trasferimento del corpo di San Berardo dalla vecchia alla nuova cattedrale, compiuto dal vescovo Attone, ci richiama alla forma della medesima in quegli anni. La suddetta leggenda della vita di San Berardo, narrandoci di quel trasferimento, scrive che Attone « versus solis occasum a « septentrionali parte, iuxta sinistrum angulum venerato-« liter recondidit » le sacre ossa. E il Muzii3 cosi descrive tal luogo: «era sotto l'arco tra l'aitar maggiore e la sa-« grestia vecchia » ; avvertendo insieme, che « la nave su-«periore dèlia Cathedrale a quel tempo non era edificata « e la Chiesa veniva a finire verso occidente con un muro «a lato alla seppoltura di questo Santo; il qual muro tiara va dritto sopra l'aitar maggiore fin'ali'altra parte della « Chiesa », ossia, come spiega il Palma,4 « in cot*nu Epi-« stolae dell'Aitar maggiore, vale a dire sotto le scale, le « quali dividono la nave inferiore dalla superiore (aggiunta « più tardi), ossia vicino la Torre ». Altre due traslazioni seguirono nel 1268 e nel 1284; la prima per le guerre fra le fazioni angioina e sveva dalla nuova alla vecchia cattedrale, ridotta già alla chiesetta di S. Getulio, e la seconda da questa al nuovo Duomo) e di tale ultima parlava l'ora smarrito necrologio, ponendola, giusta il Muzii, agli 8 di maggio.5 Intanto è utile qui dire che il titolo della nuova cattedrale, come appunto della vecchia, è stato sempre di S. Maria; e così difatti la vediamo chiamata
   1 Mrzn, op. e loc. cit.
   2 UUHBLLI, op. e loc. cit.
   3 MUZII, op. e-loc. cit.
   4 PALMA, op. cit., voi. I, p. 323.
   5 MUZII, op. e loc. cit.

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