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IL DUOMO DI TERAMO
basilica, come le leggi liturgiche d'allora (secolo iv) prescrivevano, Sant'Ambrogio avesse voluto orientale almeno l'altare. Per raggiunta arcioniana non vale però tale argomentazione, perché'essa fu edificata appunto dopo il 1100: nondimeno nulla vieterebbe di pensare che una causa occasionale, come quella supposta dal Palma, fosse seguita pel fatto nostro. In ogni modo, o liturgico od occasionale sia stato il motivo, di che lasciamo sentenziare il lettore. l'inconveniente è visibile tuttora, né le varie successive modificazioni subite dal nostro edifizio hanno potuto rimuoverlo. Ma l'Arcioni eresse altresì una nuova cappella; quella della Natività addossata alla nave dell'epistola, come già indicava una lapide in esametri latini riportata dal Muzii,l dall'Ughelli2 e dall'Antinori3 ed anche da noi nell'appendice epigrafica (n. 5) : la destinò a sepolcro de' vescovi, ed egli stesso vi volle esser seppellito, sotto un epitafio pur riferito dal Muzii4 e dal Palma5 ed infine nella suddetta nostra appendice (n. 4) e che recava l'anno della morte, nel 1355. La cappella andò tutta sossopra nel 1788, allorquando cioè il vescovo Pirelli la ricostruì, ma in modo che niuna traccia della vecchia, né dentro, né fuori, appare a chi, anche diligentemente, la osservi, e l'assegnò alla custodia del SS. Sacramento.
Se non che l'opera, che ha tramandato ai posteri il nome di Arcioni, non fu da lui, almeno interamente, compiuta. Difatti un testamento rogato alcuni anni dopo la morte del medesimo, cioè ai 10 di giugno del 1362, tuttora esistente e da noi altrove pubblicato in sunto,0 ci mostra che Rita, figlia del fu Gualtieri e moglie di Ser Sa-vino (Sir Sabini) di Teramo, lega dieci soldi per l'edificazione della cattedrale, « in opere Ecclesie Aprutine ».
1 MUZII, op. e loc. cit. ~ UGHBLLI, op. e loc cit.
3 ASTIMORI, Vesc. di Teramo, ms. ad an. 1355.
4 Muzii, op. e loc. cit.
5 PALMA, op. cit., voi. II, p. 10G.
0 FB. SA visi, Inventario delle pergamene dell'archivio di S. Giovanni in Teramo (Aquila, 1898), n. 45, p. 20.
A) PARTE STORICA GENERALE