A) PARTE STORICA GEXKRALE
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seguendo i gusti del tempo, alterare l'antica forma della sua chiesa, come ci prova un documento coevo dell'archivio vescovile l citato dal Palma. 2 « Volendo », ivi si legge, a ridurre la sua Ecclesia ad meglior forma fece buttare
Al restauro del Silverii-Piccolomini, one mori nel 1581,ft allude certo il Muzii, allorché, parlando * dei marmi inscritti romani murati nel Duomo, narra che furono trovati « uoi-« l'anno 1578 nel ragguagliare, raccomodare e rimatonare « detta nave (superiore) » ; « al tempo •» dice altrove,5 « che «per abbellir e slargar la Chiesa furono guaste tutte le « Cappelle antiche ». Da tutto ciò si deve argomentare, crediamo noi, che il raffazzonamento del Duomo fatto da questo vescovo fu, certo, non distruttivo, come quello di un suo successore nel secolo xvni, ma assai notabile.
8. Un'altra opera, non sappiamo con sicurezza se di restaufp, doveva subire il Duomo nel seguente secolo xvn: ma1-se*tale fosse stata, certo essa sarebbe riuscita di nocumento alla forma primitiva dell'edilìzio, in quel secolo, in cui tanto prevaleva lo stile barocco. Il milanese Visconti, assai generoso e caritatevole, come lo mostra l'Ugnelli, 8 voleva dunque assegnare alla sua chiesa teramana una notevole somma, il Palma, che narra la cosa,7 non dice a quale scopo preciso. Se non che quel vescovo, morto nel 1638, disgustato della città, che gli negò il consenso
1 Arch. vose, dì Teramo, processo beneflc., n. 452. 5 PALMA, op. cit., voi. Ili, p. 69.
3 UUHELLI, Italia sacra, m Aprutin.
4 MUZII, op. cit., dial. I.
5 Muzu, op. eit., dial. III.
(i UGHELLI, Italia sacra, in Aprutin. " PALMA, op. cit., voi. Ili, p. 181.