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Il Duomo di Teramo.
Storia e descrizione
Francesco Savini
Forzani e C. Roma, 1900, pagine 176 (più 29 tavole)

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   IL DUOMO I>L TER AMO
   B) Particolari dell'interno e loro storia.
   SOMMARIO : 11. Antica cappella eli S. Berardo demolita. — Cappella Paladini demolita, — 13. Cappella d'Angelo, pur distrutta. — 14. Cappella degli Albanesi, abbattuta e rifatta. — 15. Della Concezione, ora rinchiusa. — 16. Di S. Rocco, distrutta. — 17. Del Crocifisso, abolita e rialzata. — 18. Del Sacramento, oggi di S. Filomena. — 19, Cappellone di S. Berardo. — 20. Cappella della Natività, distrutta e riedificata pel Sacramento. — 21. Altare maggiore, abbattuto e ricostruito. — 22. I settanta altari minori distrutti. — 23. I tredici altari esistenti. — 24. Il battistero. — 25. Tabernacolo cinquecentista degli olii santi. — 26. Sepolcri distrutti dopo il Concilio di Trento. — 27. Tombe ed epitafii esistenti. — 28. Tombe de' vescovi. —• 29. Presbiterio antico e moderno. — 30. Cripta di S. Berardo, rincalzata nel 1739 e scavi fattivi nel 1898.— 31. Trono vescovile antico e moderno.— 32. Coro antico e moderno. — 33. Gli organi distrutti e l'attuale. — 34. Antica sagrestia, abbandonata nel 1594. — 35. L'attuale, eretta nel 1586. — 36. Porte antiche e moderne.
   11. Esposti fin qui i casi storici generali del nostro Duomo, veniamo ora a quelli particolari delle singole parti del medesimo, interne prima, e poi in luogo più opportuno, esterne.
   Incominceremo dalle cappelle, e, fra queste, dalla più antica o almeno da una delle più antiche, da quella cioè di S. Berardo, vescovo e protettore di Teramo, morto nel 1122. Le ossa di lui, dopo l'incendio della città e della maggior parte dell'antica cattedrale, seguito, come abbiamo veduto (§ 3), intorno al 1156, furono trasferite, per opera del vescovo Attone I, da quest'ultima alla nuova e riposte nel luogo così descritto dalla già citata leggenda della vita di quel Santo: « In qua (Ecclesia) versus solis occasum « a septentrionali parte, iuxta siriistrum angulum venerati bil iter recondidit», cioè, spiega il Palma, 1 « in cornu
   1 PALMA, op. cit., voi. I, p. 323.

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