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Il Duomo di Teramo.
Storia e descrizione
Francesco Savini
Forzani e C. Roma, 1900, pagine 176 (più 29 tavole)

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   oO IL DUOMO JJ7 TER AMO
   vasi il Battistero, a capo della nave del Vangelo. Vi si scorge tuttora il pavimento a mattonelle di marmo bianco, che fu costruito, allorché vi fu deposto quel sacro corpo, il quale, durante la suddetta ricostruzione, restò in custodiei nel palazzo vescovile.l Esso contenevasi nella stessa cassetta di cipresso foderata di lastre di piombo e coverta di raso cremisi, in cui, insieme con gli atti delle precedenti traslazioni, lo avea rinchiuso nel 1640 il vescovo Figini-Oddi, come narreremo più innanzi (§ 80). « Le superstiti ossa;?, soggiungo qui il Palma,2 « insieme coi frammenti e colle ceneri anch'ivi « trovate, vennero cucite in un involto di carta pergamena « e riposte nella cassa medesima in ordinati strati, tramez-« zati da bambagia in fiocco». Nell'archivio capitolare si serba ancora l'atto notarile di tale traslazione, il quale noi diamo fra i documenti (n. Vili). Ma il sontuoso altare di marmo, che ora veggiamo, fu finito più tardi, e ai 21 di maggio elei 1789 nell'urna sottostante fu riposta la descritta cassetta, la quale restò chiusa con tre chiavi, di cui Funa serba il vescovo, l'altra il Capitolo e la terza il Civico mae-strato.
   20. La cappella del SS. Sacramento, la penultima nella
   nave dell'Epistola e l'ultima ricostruita, fu fondata da quel
   vescovo Arcioni, che nel 1302 eresse la nave superiore del
   Duomo. Fu intitolata alla divina Natività e, a' tempi del
   Muzii, alla fine cioè del secolo xvi, era « fatta ufficiare dalla
   « compagnia delle Donne, cognominate di Maria Vergine
   « nostra Signora, qua! cappella era chiusa con una cancel
   « lata di ferro che si potea serrar con chiave, e la dedicò
   « (l'Arcioni) per seppoltura de' Pontefici. Volse anche il
   « detto Vescovo esser seppellito in detta Cappella, siccome
   « fino a i tempi nostri (del Musii) si vede la seppoltura
   « col suo ritratto di marmo con questa iscrittione (segue
   « questa come nella nostra appendice epigrafica [n. 4]). Fé'
   « anche prima che morisse fabbricar nel muro a man de-
   « stra di detta cappella a vista delle genti una gran pietra
   1 PALMA, op. cit., voi. Ili, p. 340.
   2 Idem, op. e loe. cit.

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