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Il Duomo di Teramo.
Storia e descrizione
Francesco Savini
Forzani e C. Roma, 1900, pagine 176 (più 29 tavole)

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   B) PARTICOLARI DELL'INTERNO K LORO STORIA
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   trebbe aggiungere, a Teramo, ove ne abbiamo il qui descritto elegante e classico esempio. Egli nota pure che sì fatti repositorii dal secolo xvi in poi servono per la custodia degli olii santi, come ci prova pure la nostra edicola, nel cui fregio si leggono le parole « Olea sancta » . Allora si trasportarono le edicole eucaristiche sopra gii altari, e così ebbero origine i presenti tabernacoli detti pur fra noi custodie, che rinchiudono le sacre specie, e che tuttavia serbano l'antichissimo nome di ciborii.
   26. Altro ornamento della chiesa sarebbero certo state le tombe figurate; ma queste scomparvero in gran parte, come narrammo (§ 7), nel 1566, e le rimanenti nella ricostruzione del 1739. Ma si ricordino qui almeno quelle, di cui abbiamo comecchessia notizia : una delle più antiche era quella del vescovo Arcioni, morto nel 13'55, e già da noi descritta (§ 20). Un'altra, pure sotterrata nel 1739, era quella del vescovo Porcelli, defunto nel 1517, la quale il nostro Stefani Colettil disse di marmo ed ornata dell'effigie e delle armi di quel prelato. Difatti nel 1840, come narriamo m una nostra nota al Palma, 2 abbassandosi nella cattedrale l'ammattonato, venne alla luce un sepolcro con la figura di un vescovo giacente e con lo stemma, che rinchiudeva un porchette. E, seguendo F ordine cronologico, accenneremo al sepolcro dell' erudito prelato teramano Principio Fabrizii, mancato ai vivi nel 1618, e di cui il Palma 3 tesse una lunga biografia. Pare nondimeno siasi il suo epi-taflo salvato in parte dalla ruina del 1739, giacché l'An-tinori4 lo trascrive (mentre il Palma ne tace) e dice insieme, che esso, « rimosso dal proprio luogo (certo nel 1739)
   d'Italia e tra queste noi noteremo, pel nostro scopo, i tabernacoli del Sacramento eretti in Toscana nel secolo xv: nel 1433 in S. Flora di Arezzo, nel 1442 in S. Maria Nuova di Firenze, nel 1443 nel Duomo di Firenze, nel 1471 nel battistero della stessa città.
   1 COLETTI, Vita del B. Berardo, ve.sc. aprut., con. un breve catalogo dei vescovi di Teramo; Ascòli, Salvioni, 1638.
   8 PALMA, op. cit., voi. II, pag. 332, in nota.
   3 Idem, op. cit., voi. V, pp. 224 e sgg.
   4 ANTINORI, Vesc. di Ter amo, mss., ad an. 1618.

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