B) PARTICOLARI DELL INTERNO E LORO STORIA.
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sua patria, e come autore dello strano libro Belial. ! Ciò provava l'epigrafe già esistente nella stessa cripta, e riferita dal Muzii,2 dall' Ughelli,3 dall' Antinori,4 e anche qui da noi nell'appendice epigrafica (n. 7). Il Muzii la lesse « in una gran pietra levata da una parte di detta cappella « (cripta} ethora conservata nel Ciraiterio ». Sembra che tale pietra sia andata perduta pure nel restauro del 1739, giacché Autinori, che scrisse poco dopo questo anno, cita il Muzii come fonte di tale notizia. Questa cappella dicevasi, prima che vi fosse trasferito il corpo di San Berardo, di S. Eli-sabetta, e l'altare dedicato a questa vi restò anche dopo: anzi fu uno di quelli salvati dalla demolizione, ordinata per tanti altri, nel 1586, come abbiamo già narrato (§ 22), dal vescovo Silverii-Piccolomini. In questa « G-rutta seu «Cappella S. Elisabeth », come dice l'atto pubblico di tras-lazione pur da noi dato (doc. Vili),5 fu trasferito ai 24 di aprile del 1572 il corpo di San Berardo dall'antica cappella da noi più sopra descritta (§ 11), e quindi abbattuta dal suddetto vescovo, al quale tale grotta, come scrive il Muzii, ° pareva « più adatta alla divozione ed al ricoiicen-« tramento » ; rifece però l'altare con gli stessi marmi, che componevano il vecchio. Della cripta s'incontrano poi in seguito parecchie menzioni: cosi un instrumento dei 7 di agosto del 1612, tuttora esistente, ~ si dice rogato « in Ec-« desia Cattedrali Aprutina ante griptam « di S. Berardo; se ne parla di nuovo nel 1640, quando le ossa del Santo furono dal vescovo Figini-Oddi riposte in una nuova cassa,
1 PALADINI IACOPO (da Toramo), Consolatiti peccatorum, seu ttc-lial eec., Strassburg, 1477, in-fol.
2 MUZII, op. cit., dial. III.
3 UGTIBLLI, Italia sacra, in Aprutin.
4 ANTINOUI, op. cit., ad an. 1392.
r> II PALMA, op. cit., voi. Ili, p. 69, dice 2o aprile. Noi pubblichiamo quest'atto neH'instruinento di traslazione del 1776, dato da noi fra i documenti (n. Vili). Deve correggersi la data in 24 aprile, giacché ivi leggesi: «vili kal. inaias».
6 Musili, op. cit., dial. II.
7 FR. SA VINI, Invent. delle pergamene dell'archivio dì S. Giovanni in Teramo, pergam. 11. 132; Aquila, 1898, p. 59.