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Il Duomo di Teramo.
Storia e descrizione
Francesco Savini
Forzani e C. Roma, 1900, pagine 176 (più 29 tavole)

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   B) PARTICOLARI DELL INTERNO E LORO STORIA
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   velie al principio del secolo xvi: giacché, giusta una notizia tratta dal Palma1 dall' archivio capitolare, gli economi della cattedrale fecero nel 1504 costruire, a spese del vescovo e del Capitolo, due buoni organi, ciascuno con 500 canne. Non sappiamo quanto tempo essi durassero; sempre, però, dopo la ricostruzione del Duomo nel 1739, debbono considerarsi perdati; ignoriamo pure ove essi stessero allogati. L'organo attuale con la cassa armonica e la cantoria furono fatti dopo il 1739.
   34. Ora, distaccandoci un po' dall'interno della chiesa, ma senza ancora uscirne, entriamo nella sagrestia. Spesso si incontrano nelle nostre carte e nei nostri storici le menzioni di sagrestia vecchia e di sagrestia nuova. La prima esisteva ove adesso è l'organo ed era addossata al campanile. 2 II Muzii,3 scrivendo alla fine del secolo x vi dell' antica cappella di S. Berardo, già da noi descritta (§ 11), dice che poc'anzi, ossia nel 1545, « era sotto l'arco della Sagrestia " vecchia contigua ». Ciò, secondo noi, mostra che essa tro-vavasi in quel vano ora oscuro, che da sotto l'organo serve d'ingresso a questo e da adito alla scala del campanile, come si scorge nella pianta della chiesa (tav. I, n. 11): essa costituiva quell'ala o braccio ancora intatto all'esterno e visibile anche nelle nostre fototipie (tav. IV). La sagrestia vecchia fu abbandonata appunto ai tempi del Muzii, ossia agii ultimi anni del secolo xvi, quando venne eretta la nuova, di cui al seguente paragrafo.
   35. La sagrestia nuova, l'attuale cioè, venne dunque incominciata nel 1586 mercé l'occupazione di una parte dell'antico cimitero. Narra difatti il contemporaneo Muzii,4 che proprio in quell'anno si cavarono « le fundamenta delle « mura della sagrestia nuova della cadredale » ,5 e « fu co-
   1 PALMA, op. cit-, voi. II, p. 267. Tale menzione è in quel volume, n. 48, donde noi abbiamo tratto l'inventario pel 1482, riportato fra i nostri documenti in fine (doc. I).
   2 PALMA, op. cit., voi. II, p. 251.
   3 MUZII, op. cit., dial. VII.
   4 Idem, op. cit., dial. I.
   5 Metatesi dialettale ancora in uso a Teramo.

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