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Il Duomo di Teramo.
Storia e descrizione
Francesco Savini
Forzani e C. Roma, 1900, pagine 176 (più 29 tavole)

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   C) MOBILI ARTISTICI E PREZIOSI
   C) Mobili artistici e preziosi.
   SOMMARIO : 37. Paliotto e argenti saccheggiati nel 1416. — 38. Inventario del 1-182. — 39. Stoffe preziose. — 40. Requisizioni spa-giiuole del secolo xvi. — 41. Il celebre paliotto del 1433. — 42. Busto di S. Berardo del 400. — 43. Crocetta del 400. — 44. Braccio barocco di S. Berardo. — 45. Croce processionale barocca. — 46. Il pastorale del secolo xiv rifuso nel xvm. — 47. Argenti perduti nel 1798. — 48. Argenti del vescovo Pirelli del secolo xvin. — 49. Stoffe perdute. — 50. Argenti attuali.
   37. Esaminato storicamente l'interno e poi l'esterno del Duomo, rientrandovi ora un po' per osservarne la parte non meno interessante dei mobili artistici e preziosi, ehe si serbano tuttora in esso e anche per far ricordo di quelli, che ora più non esistono e de' quali s; abbia memoria. Certo la suppellettile sacra non poteva mancare ad una cattedrale fin da' suoi primordi, e quindi fra noi sin dal secolo XII ; ma di quella primitiva non si ha ora alcuna menzione.
   La prima, che abbiamo intorno ad arredi preziosi, cade nel 1416, allorquando cioè la nostra chiesa venne saccheggiata dalle schiere del francese Londino, o Lordino, come
   10 chiama il Muziì,l gran contestabile della regina Giovanna II, il quale dalle fazioni allora dominanti fu introdotto in città con la speranza di ricco bottino. Il necrologio della cattedrale, trascritto dal Riccanale e riprodotto dal Palma,2 nel giorno dei 18 di lùglio di quell'anno segna
   11 rapimento di un incensiere, di quattro calici, di un aspersorio di argento, e di un ricchissimo paliotto pure argenteo, « unam tabulam argenteam, que ponebatur ante Altare « cliebus festivis que erat magni valoris », « assai più bella,
   1 Muziì, op. cit., dial. III.
   2 PALMA, op. cit., voi. II, p. 151.

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