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Il Duomo di Teramo.
Storia e descrizione
Francesco Savini
Forzani e C. Roma, 1900, pagine 176 (più 29 tavole)

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   si nella positura, nelle movenze od espressioni, quanto spe-« cialraente ne' panneggi. Il Cristo benedicente \\&\Y ante-« pendium (paliotto) di Teramo è una figura piena di ele-<•• vatezza e di dignità, ha la più nobile espressione nei « lineamenti ed è magnificamente eseguita nel manto... Non « è però sì felice ne' gruppi più grandi, i quali, talvolta « della grandezza di un pugno, non appaiono masse ben « formate.
   « Dalla posizione topografica del suo luogo di nascita « si può supporre che Nicola abbia fatto i suoi primi studii « uell' allora (1400) celebre città di Sulmona e che ivi abbia «appresa la pratica manuale dell'arte sua. Una decisiva « influenza sulla formazione artistica de' suoi lavori la eser-« citò Firenze, siccome mostra un parallelo con le opere « contemporanee di essa città. Era il tempo, allorché il figlio «dell'orefice Ghiberti, riuscito nel 1401 vincitore nel con-« corso per le porte settentrionali del battistero, attirava « su di sé, a cagione del suo valore nell' arte, gli sguardi " de' giovani artisti d'Italia,; così dunque potè dirigersi « ancor là il giovane abruzzese... Il suo lavoro più recente, «il paliotto di Teramo, rende indubitato ch'egli sia stato « a-Firenze. Negli anni 1403-1424 il Ghiberti compì le porte, « e ne'gli anni 1433-1438 Nicola lavorò il suo paliotto. Un « accurato paragone fra i due lavori non ammette verun « dubbio, che Nicola abbia esattamente conosciuto le porte « del Ghiberti, apparendo nel paliotto alcune figure dei « piccoli gruppi simili o poco differenti. Quindi un breve K passo e Nicola verrà posto fra i discepoli e i collaboratori « del Ghiberti.l Se si prescinde da alcune semplificazioni, «come l'omissione de' fondala rappresentazione• più sem-« plice delle suppellettili, si scorgerà innanzi tutto che gii « otto evangelisti e santi, che circondano il centro del pa-« liotto, sono, più o meno, precise imitazioni delle figure
   1 E utile qui notare che il prof. Cesare Marinili di Roma, tanto valente pittore quanto esperto conoscitore della storia dell'arte, senza sapere di questi studi, scorse a prima vista, specialmente nell'aria dei volti delle figure nel paliotto, l'imitazione del Ghiberti.

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