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Il Duomo di Teramo.
Storia e descrizione
Francesco Savini
Forzani e C. Roma, 1900, pagine 176 (più 29 tavole)

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   C) MOBILI ARTISTICI E PREZIOSI
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   mente d'argento, e la quale noi possiamo credere rifusione dell'antica, detta fornita nell'inventario del 1482.
   Essa nel globo di sostegno ha in bassorilievo da una parte San Berardo e dall' altra la Santa Vergine, ma niun segno scritto. Invece il pastorale ha a piedi « A. E. A. 1803 » (Aloysius Epìsc. Aprut.). Fra le diminuzioni degli argenti della cattedrale è uopo pur contare la vendita di ventitre libbre dei medesimi, già da noi mentovata (§ 10), e consentita nel 1739 dal Capitolo per la ricostruzione della chiesa.
   47. Sono pur da ricordarsi fra gli argenti perduti, e interamente, i dodici candelieri e le sei frasche che nel 1798 il Governo di Napoli requisiva per sostenere le spese di guerra contro i Francesi, che si accingevano ad occupare il Regno. Furono compresi nel novero degli argenti non necessari al culto e pagati con fedi di credito, come narra il Palma.1
   Mercé un documento dell' archivio capitolare, da noi quivi veduto,2 possiamo stabilire l'epoca, in cui fu lavorata tale suppellettile. Difatti nella riunione capitolare dei 13 di dicembre del 1723, tenuta in sacristia nova, si deliberò di spedire a Napoli ducati 155, ritratti dalla vendita del grano appartenuto al defunto vescovo Tansi, al gesuita P. Giacomo de Napoli, qual parziale pagamento all'argentiere, che lavorava i candelieri, le frasche e la croce, già commessigli da quel vescovo.
   48. Se il tesoro del nostro Duomo perdeva cosi la sua argentea suppellettile, ne acquistava altra per generosi donativi. Il munifico vescovo Pirellì, divenuto dal 1804 arcivescovo di Trani, sempre memore della sua antica chiesa, con suo atto del 1819, trascritto dal Palma3 e visto da noi, le regalava i seguenti argenti ornati del suo monogramma o del suo stemma e acquistati, com'egli stesso scriveva in quel!' atto « con proprio e privato mio peculio : un boccale, « un bacino, due sottocoppe, due ampolline col piattino,
   1 PALMA, op. cit., voi. Ili, p. 363.
   2 Arch. capit., voi. 50, carte 59.
   3 Idem, op. cit., voi. Ili, p. 437.

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