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Il Duomo di Teramo.
Storia e descrizione
Francesco Savini
Forzani e C. Roma, 1900, pagine 176 (più 29 tavole)

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   IL DUOMO DI TER AMO
   parte superiore, ossia gli altri due dadi, ove ora trovanti i fori campanarii, sieno stati sovrapposti in epoca posteriore e propriamente nel secolo xiv, al quale appunto, come si è detto, i nostri storici assegnano l'erezione dì tutto il fusto quadrato.
   Ed ora alla terza edificazione, cioè a quella del coronamento, che consiste nell'ottagono e nella piramide e che, per la sua eleganza ed euritmia, costituisce la vera bellezza del campanile. Tale forma accennante, come abbiamo detto, all'influsso oltramontano, che tardi, intorno al secolo xv, operò fra noi, conferma la notizia storica, che attribuisce appunto ad esso secolo quell'ultima elevazione. l
   E qui, conchiudendo, diremo che noi assegniamo tre epoche, invece di due affermate dai nostri scrittori, alla costruzione del nostro maggior campanile; la fine del secolo xn, ovvero il principio del xm, alla base e ai primi tre dadi, il xiv agli altri due, e il xv al coronamento dell'ottagono e della piramide.
   d) E da ultimo un rapido sguardo sull'insieme del campanile, anche col solo sussidio della nostra tavola IV, finirà di persuadere il lettore sulla giustezza del nostro argomentare. Difatti chi si pone a guardare le due serie di fori campanarii nel secondo e nel terzo dado, ora rimurati, scorge a prim'occhio che essi si andavan chiudendo man mano che la torre s'innalzava e il vederli sì bassi ci mostra non già l'intenzione, come alcuno potrebbe a prima vista sospettare, di mantenere sì basso (ed anche tozzo) il campanile, giacché in tal caso si sarebbe adottata una più proporzionata forma, ma il proposito invece di elevarlo ancora, lentamente sì, come s'usava in que'tempi non frettolosi quali i nostri, e servendosi intanto della parte costruita pel necessario uso delle campane.
   e) Ma non solo della parte costruttiva del campanile possiamo noi dar novella a chi legge, sibbene anche dei
   1 Una conferma indiretta di ciò abbiamo nel fatto dell'ottagono e della cuspide del campanile nella cattedrale di Chieti, eretti, giugta il NICOLINI (Hist. della città di Chieti, lib. II, cap. VII, p. 169), nell'aprile del 1498.

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