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Il Duomo di Teramo.
Storia e descrizione
Francesco Savini
Forzani e C. Roma, 1900, pagine 176 (più 29 tavole)

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   D) ED1FIZI ANNESSI
   81
   « episcopali » e senza la mitra in testa, il re Guglielmo, che, secondo lui, dette in feudo la città distrutta al vescovo Guidone, « che sta in piedi vestito di rosso e piglia «la bacchetta dell'investitura della Città, e giura fedeltà « e vassallaggio : et il popolo dritto e mesto, che sta dietro «nell'altro quadro, rappresenta il Popolo di Teramo, che « uscirono incontro al Vescovo dopo che la Città fu de-« strutta, quando da S. Flaviano se ne venne alla volta « di Teramo : et i castelli che stanno dipinti sotto detti « quadri, sieno quelli da i quali di tempo in tempo venti nero le genti ad habitare nella Città ». Noi, dal canto nostro, non avendo più, per disavventura, sott' occhio le interessanti pitture e non potendo quindi obbiettivamente giudicare se gii abiti del personaggio, seduto e indossante pelliccia, sieno stati di re o di vescovo, non possiamo decidere fra il racconto del vescovo Montesanto e quello dello storico Muzii. Solo diciamo che non ci sembra probabile si tratti del mediano alla fine del secolo xiv, quando, cioè, non più per mezzo di questo, come nel 1207, 1 ma direttamente dal Consiglio comunale, come dimostrano un atto vescovile del 1415, da noi altrove 2 pubblicato e gii statuti del 1440,3 eleggevasi il capo del Comune teramano: e neppure può parlarsi del podestà, abolito fra noi sin dalla fine del secolo xm. 4 Quindi solo del giudice, successo al podestà e detto fino agli ultimi tempi index causarum civilium, può trattarsi nelle descritte pitture..
   56. E aggirandoci ancora intorno al Duomo, fermiamoci un momento all'edifizio, che in parte si stende, addossato alla parete occidentale del medesimo, sulla Piazza grande e in parte, forse maggiore, sulla-via del Vescovato. Esso fu eretto dal vescovo Rinaldo di Acquaviva, della celebre famiglia di tal nome nel 1307, come prova l'inscrizione originale ivi ancora esistente e da'noi data nell'appendice
   1 FR. SAVINI, II com. teram., cap. X,
   2 Idem, op. cit., append., cloc. XXI.
   3 Stai, teram. cit., lib. I, ru.br. I.
   4 FR. SAVINI, op. cit., cap. XIII, § 2.
   11
   10.

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