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Il Duomo di Teramo.
Storia e descrizione
Francesco Savini
Forzani e C. Roma, 1900, pagine 176 (più 29 tavole)

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   IL DUOMO DI TERAMO
   epigrafica (n. 2) e in fac-simile fototipico (tay. XIX). Il vescovo Pirelli lo ridusse a forma migliore nel 1794; e di ciò è ricordo nell' altra inscrizione pur ivi apposta e da noi riportata (n. 28); come avea edificato sin dal 1791, giusta un'altra epigrafe (n. 27), quasi tutte le case oggi esistenti su quel lato della piazza grande, assegnandone le rendite alla Cappella del Sacramento (v. § 20). Però è uopo dire che la parte eretta dall'Acquavi va sulla piazza maggiore, oltreché non addossata allora al muro della chiesa, prolungata solo nel 1332 dall' Arcioni, come narrammo (§ 5), dovea essere assai meschina, giacché la lapide del Pirelli chiama l'edifizio rifatto «pene a fundamentis ». La parte più importante della fabbrica acquaviviana dovette essere quella che trovasi sulla strada del Vescovato, giacché quivi il Pirelli, apponendovi, pure nel 1794, il suo ricordo, ripetuto nella nostra appendice epigrafica (n. 29), si contenta dire eh' egli restaurò 1' opera compiuta dall' Acquaviva nel 1307.
   57. Ma la nostra cattedrale non solo si ebbe quel contorno, quantunque allora 11011 le aderisse come oggi; ma più tardi, nel 1381, subì un vero addossamento con le botteghe postele sul lato settentrionale dal vescovo Di Valle. Tale opera fu commemorata da una epigrafe incompiutamente riferita dal Muzii l e su costui da tutti gli scrittori successivi fino al Palma,2 che la tenne per perduta nel 1739.3 Non cosi l'Antinori, che, nelle sue memorie sui nostri vescovi, 4 riportando il contenuto dell'instrumento del 1606 descrittivo delle pitture, di cui sopra (§ 55), ci ha riferito due inscrizioni sull'erezione di dette botteghe: l'una dipinta nel mezzo del muro esterno settentrionale del Duomo, la quale, un po' accorciata, ci vien data dal Muzii, solo avendo in più inscritto lo scopo; cioè, per la fabbrica della
   1 Muzn, op. cit., dial. III.
   2 PALMA, op. cit., voi. II, p. 114.
   3 FÉ. SAVINI, La lapide, ora riscoverta del vescovo di Valle del 1381, in Rivista abruz., fase, di maggio 1900.
   4 ANTINORI, Mem. mss. sui vescovi di Teramo, ad an. 1606 (nella bibl. prov. di Aquila).

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