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Il Duomo di Teramo.
Storia e descrizione
Francesco Savini
Forzani e C. Roma, 1900, pagine 176 (più 29 tavole)

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   D) EDIFIZI ANNESSI
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   Ma il primo ricordo autentico del palazzo vescovile noi lo possediamo in un altro atto dei 15 di gennaio del 1287, edito pur da noi, l il quale fu rogato appunto « apud Te-« ramum in palatio domini Episcopi ». Se dunque non sappiamo con sicurezza quale abitazione corrispondesse nel 1229 alla « camera Episcopi », conosciamo però autenticamente che almeno nel 1287 il vescovo avesse un vero e proprio palazzo, che non poteva essere se non l'attuale e che forse inoltre era il compimento della casa, di cui nel 1229 abbiamo vista mentovata la camera. Del palazzo vescovile si parla ancora in un documento dei 17 di dicembre del 1298, citato nei manoscritti dell'Antinori2 e pur da noi altrove,3 come luogo in cui erasi adunata l'università (ossia il Parlamento) della città. Ciò per noi dimostra altresì che il palazzo avesse anche allora il portico o la loggia, la si supponga pure diversa, per ragion di stile, come or ora vedremo, da quella esistente; giacché appunto in grandi logge adunavansi i Parlamenti a que' tempi assai numerosi; ed il nostro componevasi di un paio di centinaia di individui, anche più tardi nel secolo xv, come provano gli statuti del 1440. 4
   &) La parte più notevole del palazzo si è l'elegante e solido portico, o loggia come da noi si chiama, tutto costruito in pietra squadrata e di cui una parte si scorge nelle nostre fototipie (tav. IV). L'essere il medesimo ad archi acuti ci fa credere sia posteriore alla suddetta epoca del 1298; giacché fra noi la forma ogivale fu introdotta un po' più tardi che non nelle altre parti dell' Italia superiore, e s'usava ancora nel 1475, come ci prova anche oggi la data di quell'anno incisa nella chiave d'arco di un portone archiacuto nella strada di Porta romana in Teramo. Possiamo quindi reputare questo portico eretto nel bel colmo del secolo xiv, quando più fioriva, secondo il Muzii, 5 l'at-
   1 FR. SAVIM, op. cit., doc. XI, pp. 517-22.
   2 ANTMORI, Mem. mss., art. Teramo, ad an. 1298.
   3 Fu. SAVINI, op. cit., cap. X, § 20.
   4 Statuti di Teramo del 1440, lib. Ili, rubi-. XXX, Firenze, 1889.
   5 MUZII, op. cit., dial. III.

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