Stai consultando: 'Il Duomo di Teramo. Storia e descrizione', di Francesco Savini

   

Pagina (103/194)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (103/194)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Il Duomo di Teramo.
Storia e descrizione
Francesco Savini
Forzani e C. Roma, 1900, pagine 176 (più 29 tavole)

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   106
   IL DUOMO DI TERAMO
   del 1739, in quanto all'interno s'intende; giacché l'esterno, compresa anche quella parte ora rinchiusa fra il tetto e le volte, è ancora quasi del tutto intatto ed è stato da noi fin qui esaminato.
   a) Ad ottenere tale scopo ci è stato mestieri di fare dei saggi, a dir così, di sventramento nei pilastri e nei cornicioni attuali, che coprono gli antichi, non che alcuni scavi nel presbiterio, per trovare le tracce della distrutta cripta. Di questi ultimi abbiamo già parlato in miglior luogo (§ 30) ; qui ci resta perciò di dar contezza del compito sventramento, non che di quelle parti dell'interno ancora superstiti al disopra delle moderne vòlte. Di tali nostre indagini, a meglio intenderle, diamo in fine, in un'apposita tavola (tav. XVI, lett. A-H), le piante, le sezioni e i prospetti da noi fatti rilevare sul posto prima della necessaria ricopertura.
   &) Che cosa fosse, prima del restauro, il presbiterio, o, piuttosto, come questo terminasse in alto, ci mostrano que' due archi acuti costruiti alternativamente a zone verticali di pietre e di mattoni, de' quali uno noi riproduciamo (tav. XVI, n. 1) e che, posti a cavaliere dei due capitelli tronchi dell'attuale presbiterio, sono ancora visibili a chi vuoi salire nei soffitti del Duomo.
   e] Ma scendiamo in chiesa e fermiamoci prima ai massicci e sproporzionati pilastri: essi non nascondono, come vuole il Palma da noi dianzi riferito (§ 10), le colonne^ sibbene altri pilastri, di pietra squadrata si, ma di forma non molto diversa, come prova la nostra figura (tav. XVI). Difatti noi abbiamo fatto eseguire su di essi dei saggi non solo di scrostamento d'intonaco, ma anche d'intcriore sventramento, e ciò sopra ben cinque di essi, e precisamente su quelli segnati nella pianta generale (tav. I) A, E, F, G-, H nel dicembre 1898 e sugli altri segnati B, C, D nel giugno del 1899. Nei pilastri della nave inferiore, ossia al di sotto del presbiterio, abbiamo trovato, con nostra sorpresa, composti, in bei e grandi massi di pietra locale squadrata, altrettanti pilastri, simili-agli attuali nell'ossatura, sebbene questi ora sieno alleggeriti con lesene sormontate da capi-

Scarica