E) PARTE DESCRITTIVA
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telli compositi, come mostrano i numerosi particolari della nostra tavola XVI. Né può dirsi che tale ossatura sia ricostruzione del Rossi, giacché: 1° costui non avrebbe commesso la stranezza di covrir con intonaco una buona e bella costruzione da sé stesso fatta; 2° se egli l'avesse fatta, sia anche con gii avanzi della parte demolita, non l'avrebbe compiuta si regolare e così costosa; 3° perché la tinta generale del tempo cosi oscura e quel lucido, che da alle pietre il lungo uso ed anzi lo strofinamento dei devoti, e che abbiamo veriflcato in tutte le parti da noi messe alla luce, ci mostrano l'antichità di quei pilastri.
d) Ma passiamo alla ricerca delle pretese colonne. Dopo esserci indotti a supporre persino, che al di dentro de' vecchi pilastri in pietra si trovassero quelle colonne, gli abbiamo sventrati e talvolta, siccome facemmo col pilastro sostenente la cupola in faccia al cappellone di S. Be-rardo (tav. XVI, E), sino a tre quarti della profondità (m. 0.75) ; eppure non vi abbiamo trovato alcun segno di colonne, ma solo materiali di puro riempimento necessari per tanta spessezza di pilastro (m. 2.70X1-30). Volendo poi esaurire le nostre indagini in questo pilastro, abbiamo posto mano ad abbatterne l'attuale cornicione che si trova sotto la cupola, e, appena scrostatone il gesso che lo formava, si è rinvenuto l'antico, che, tutto in pietra, poco si discosta dal presente, come si scorge nella nostra rappresentazione (tav. XVI, EWs). Dove ci è apparsa una colonna, è nell'attuale pilastro (non isolato però, ma legato al recinto del presbiterio e flan-cheggiante in cornu evangelii l'altare maggiore), e della cui base in pietra si scorge ancora una parte sul pavimento. Toltone dunque l'intonaco, è apparsa subito la sottostante colonna in pietra del diametro di un metro da noi riprodotta nella pianta e nel profilo (tav. XVI, A e A bis). Siccome poi dall'altro lato, dell'epistola, dell'altare maggiore, ove pur si scorge una porzione di basamento e ove quindi ci aspettavamo una simile colonna, abbiamo scoperto invece, nel secondo citato sventramento del giugno 1899, un'altra colonna sì e anche in pietra tagliata, ma di forma ettagona e con base simile, come mostrano