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Il Duomo di Teramo.
Storia e descrizione
Francesco Savini
Forzani e C. Roma, 1900, pagine 176 (più 29 tavole)

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   IL DUOMO DI TERAMO
   F) Parte artistica comparativa.
   SOMMARIO : 67. Stili dominanti all'esterno. — 68. Innesto del romano sul lombardo, origine di questo, lavori de' Cosmati. — 69. Opinioni del Dartein sull'origine del gotico.— 70. Del Selvatico, del Chirtani e del Melani. — 71. Forma basilicale del Duomo teramano.— 72. Sua ossatura lombarda e il gotico italiano. — 73. Il gotico cisterciense italiano derivante da quello francese. — 74. I diversi stili nelle chiese abruzzesi medioevali. — 75. La loro classificazione ne determina la maniera e l'epoca. — 76. Parallelo per ciò del Duomo di Orvieto con quello di Teramo. — 77. Carattere di questo: basilicale-lombardo, romano, gotico. — 78. Conclusione.
   66. Ottenuta nella precedente parte una piena conoscenza dello stato attuale della chiesa, mercé la nostra descrizione, non che di quello antico, in quanto almeno si può oggi, per mezzo di scavi e di sventramenti per noi fatti e fin qui descritti, fermiamoci ora un po' sul!' espressione artistica, che, a dir così, dalle varie parti del Duomo, antiche e tuttora intatte o scoverte, con la diversità degli stili, si rivela all'occhio dell'osservatore.
   Non un solo stile regola la forma del nostro tempio, ma diversi in varie epoche s'innestarono, come qui verremo narrando, sul vecchio ediflzio. E, lasciando da parte l'interno, nuovo e barocco, ci fermeremo sull'esterno e in prima sulla parte più visibile e più notevole che è la fac ciata. Essa risulta da un quadrato diviso da una linea, ossia cornice, orizzontale; nella parte inferiore, più vasta, campeggia la porta maggiore e nella superiore il rosone entro una svelta cuspide.
   68. Tale forma, che da il carattere neo-latino, o romano, oppure siculo-romano, o romano-bizantino, l alla facciata, ci fa tosto pensare alla scuola romana, la quale
   1 MBLANI, Manuale d'architett. ital. ani. e mod., Milano, Hoepli, 3a ediz. 1900, pag. 214.

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