F) J'ARTK ARTISTICA COMPARATILA.
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70. Il Selvatico poi ed il suo continuatore Chirtani, seguaci in gran parte del Dartein, dopo aver fatta una grande confusione dei periodi artistici d'Italia, ben rilevata dal Cat-taneo,J e arrivati al terzo periodo da loro detto della scuola dei Cosmati e dell'influenza sua sulle arti della media e bassa Italia dal secolo xn al xm, lo dice originato dalla nuova maniera sorta alla fine del xil, dopo la distruzione di Roma fatta dai Normanni di Roberto Guiscardo, e ne dichiara il. tipo nel S. Clemente. Tale maniera mostra sempre incessante il. periodo dell'arte latina.2 «Prevalsero», ragiona il Chirtani, « nell' arte romana le tradizioni antiche « pure latine, leggermente modificate. Fra le toscane, a « sua volta leggermente modificate dal!' arte lombarda, e « l'Italia meridionale, che ad un elemento lombardo mo-" diftcato accoppia un elemento orientale, l'architettura a " Roma fu a posta distolta dalla perfetta curva della sua « orbita, da leggiere e passeggere oscillazioni, che, ricor-K rendo ali'astronomia, si potrebbero qualificare col titolo « di mutazioni in due sensi opposti » .3 Di tali deviazioni adduce l'esempio in S. Maria. Maggiare di Toscanella, ove trova « un incrociamento di modi d'architettura i più di-« versi, il classico, il latino-basilicale, il lombardo, l'italo-« bisantino e un po' di moresco ». ' E poi, entrando a dire de' Cosmati e dei chiostri da loro fatti, nota le loro opere certe, tacendo però quella della porta del Duomo teramano, che abbiamo invece visto descritta dallo Schulz e dal Mothes, che la chiama anzi ultimo lavoro nel 1332 del secondo periodo cosmatesco. Anche il Chirtani distingue la scuola de' Cosmati in due periodi: dell'arco tondo e dell'arco acuto, ritenendo caratteristico il primo per loro. Nega però che essi abbiano inventato un modo proprio di architettura, e, riproducendo 5 la porta sinistra del duomo
1 CATTANEO, op. cit., p. 10.
2 SELVATICO e CHIRTANI, Le arti del disegno in Italia, parte II, II Medio Evo, pp. 387-391.
3 Idem, op. e loc. cit.
4 Idem, op. cit., p. 398.
:> SELVATICO e CJIIKTANI, op. cit., p. 160.
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