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Il Duomo di Teramo.
Storia e descrizione
Francesco Savini
Forzani e C. Roma, 1900, pagine 176 (più 29 tavole)

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   156 IL DUOMO DI TERAMO
   **Item una caldarecta de ramo de og-lio
   * Item uno vase de octone da acqua molto bello **Item una caldarecta de ramo da appoczare lacqua
   * Item duy stocchi sede 1 sopra de le seppulture de certi cavalerj
   * Item campanelli cinqui da portare col corpus domini **Item una lenterna da lumj
   * Item quactro ferri da morti2 et uno de mettere la torcia innanti lo cantarello
   lesus Inventario de cose de legnarne
   Duy cristi piccolini da poneve innanti lo altare
   Una Cona3con uno Crucifbco che se pone ne loaltare le feste principale messe ad oro con multe reliquij
   **Item duj angeli messo ad oro che se pone ne lo altare
   **Item quactro candelieri messo ad oro con li pedy che se pone innanti lo altare
   **Item duy altri candelieri pinti da mectere le torcie che se usa deretro lo altare
   **Item Scabello pento da ponere sopra lo altare
   **Item uno cantarello 4 da aprire et serrare
   * Item uno altro cantarello da portare per la ecclesia
   * Item uno pernolo 5 da portare
   * Item duy arari6 che se nel fondo della torre uno dove se largente et laltro dove se la cera
   **Item casse de noce cinqui tra bone et triste dove se li panny **Item una cassa de cipresso che lasso Ser Matheo de astolfo **Item una immagine de Sancto Berardo piccola messo ad oro
   * Item tre armalij uno dove se pone li candelieri, uno dove se pone libri dentro ne la sacrestia et laltro dove se appiccha le am-bolle
   1 Come se (Vi sopra equivale ad è, così qui. ttedi.1 a ftoìw.
   2 Vru i tauti ferri mentovati dal Dn Cange non si uominuuo quelli da morti; nm noi qui li crediamo ferri da infìggervi le candele o IH torce per l'accompagnamento dei morti.
   & « Conii », dal gretto sOltOV, immagine. 11 Bevere nella memoria citata (pag. 404) in du-eiimeuti del 1326 e del 1356 ci addita «Ycona », « Coua » in qua fuit trinità^ et ymago beati gregorii de auro, intii» qnam est cmcittxua », appunto come in questa nostra. Il nostro volgo usa oggi «comi» e « eolie Un » per nicchia con dentro dipinta o scolpita qualche uaerti immagine.
   4 Forti» eqnivtilw al medioevtile « ciuitarolus » dùuuiuMvo, Recondo il Dn Cari gè, di « Caii-tharus, vits ecclesiastici un cimi rtusia ». Mail, auu tiso£ Kni forse il nostro <( cìuit; nello » il « di-SCIIH cui cerei ùiHgubmitur caiidelabri vice/» Ovvero un reliquiario che, preceduto da torce, si portava prooeseiouulniente per la chiesa ì Qualche nostro amico pensa ad un leggìo e qualche altro ad un cassetto portatile per chiederò l'elemosina, che, coinè tìi usò fluo agli ultimi tempi in qualchu chiesa di Teraino. precedesse le processioui. Beelgu dnni,Vie il lettore,
   fi Non è nel Dn Congo questa o wiiuile voce.
   e Manca f'orwe un m fra r ed a; e quindi « armarli, armadii ».

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