Un amichevole ringraziamento a Marcello Sgattoni e Silvia Ciarelli Papa che hanno concesso la pubblicazione di questo volume.
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PRESENTAZIONE
Non è ignoto - almeno agli studiosi locali - che la Biblioteca Provinciale « Melchiorre Delfico » di T. eramo (costituita nel lontano 1816 e resa pubblica nel 1826 dopo la donazione del Delfico, dal quale prese il nome) conserva da molti anni -e, in alcuni casi, fin dalla sua istituzione — un gran numero di pergamene e di manoscritti (e si deve qui tralasciare il discorso -che pure, in altra sede, andrebbe aperto — delle « cinquecentine »), per la maggior parte inediti, appartenuti (o, spesso, addirittura autografi dette loro opere) alle più grandi personalità della nostra non soltanto « provinciale » cultura: basta accennare - per tacere degli altri - a Mutio de' Mutij, a Francesco Brunetti, allo stesso Melchiorre Dèlfico, a Niccola Palma, a Giannina Milli.
Da sempre, quindi, a chi ha retto le sorti della Biblioteca si è posto il problema prima di studiare, poi di dare adeguata sistemazione e difusione a quello che è pur sempre lecito definire - con termine ormai abusato, ma perfettamente consono — un « valore » inestimabile: e, se non è qui luogo per una cronistoria, ci sia almeno consentito ricordare due delle opere -la prima dell'altro secolo, la seconda ancora « recente » — che segnano, per gli studi cui si è accennato, un notevole « punto di partenza » e, nel contempo, ancora soltanto un « punto di arrivo »: le annate della « Rivista Abruzzese di Scienze, Lettere e Arti» (Teramo, 1886-1919), e il «Dizionario bibliografico della gente d'Abruzzo» (Teramo, 1952-1973) di Raffaele Aurini.
Si è perciò fatta strada, in noi - stimolati dal nuovo « fervore » di studi che anima vivacemente, con molteplici iniziative,