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Il Fondo Palma

Silvia Ciarelli Papa e Marcello Sgattoni
Consorzio Aprutino Teramo, 1977, pagine 149

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Un amichevole ringraziamento a Marcello Sgattoni e Silvia Ciarelli Papa che hanno concesso la pubblicazione di questo volume.



[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   la nostra Città — la convinzione che fosse ormai necessario cominciare a fornire agli studiosi ancora altri « punti fermi » per la loro ricerca, ancora altre « fonti » cui poter attingere con sicurezza: buoni -propositi, non si può negarlo, la cui realizzazione avrebbe però comportato tali — e tanto ben note - difficoltà, da scoraggiare, almeno nei singoli, qualsiasi spinto di iniziativa.
   Nel frattempo, è giunto l'anno bicentenario della nascita di Niccola Palma, e la nostra Biblioteca, depositarla (come meglio si dirà in altro luogo di questo lavoro) di gran parte degli autografi e dei materiali utilizzati dallo Storico, non avrebbe potuto mancare di darne - nel contesto delle Celebrazioni - il più adeguato risalto, mediante l'opera che qui si stampa: e — se neppure in questa occasione è il caso di affidarsi ad una cronistoria — è però bene avvertire che l'opera stessa è sorta dall'intesa e dalla costante collaborazione dei due Autori, il secondo dei quali si è assunto il compito - dopo le prime ricognizioni sui documenti, effettuate in comune - di stilarne personalmente (secondo i criteri già precedentemente concordati) il testo e le note, di verificarne l'esattezza con ulteriori revisioni, di prepararne i relativi « Indici », e — infine — di sistemarne la composizione per la stampa. Entrambi gli Autori hanno poi provveduto - congiuntamente — a rivedere l'ultima stesura, ed a correggere le bozze di stampa.
   L'opera che qui si licenzia è dunque frutto di un'intensa collaborazione, ed è ciò che ci auguriamo debba avvenire per i lavori di altri studiosi che — si spera — seguiranno al nostro: proprio per questo si è voluto apporre ad essa il beneaugurante « numero I » di quella che - secondo le più esatte previsioni -si è pensato possa costituire una lunga « collana »: altre pergamene, altri manoscritti attendono ormai da gran tempo di tornare degnamente alla luce, e — se ci è consentito esprimere apertamente il nostro pensiero — la migliore, unica ricompensa alla nostra seppur modesta fatica sarà quella di poter vedere altri studiosi seguitare — meglio di noi, ma con la stessa concardia — le nostre orme.
   Per quanto di modesta mole, ogni opera come questa vede sempre la luce grazie all'aiuto concreto e al consiglio di molte

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