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Il Fondo Palma

Silvia Ciarelli Papa e Marcello Sgattoni
Consorzio Aprutino Teramo, 1977, pagine 149

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Un amichevole ringraziamento a Marcello Sgattoni e Silvia Ciarelli Papa che hanno concesso la pubblicazione di questo volume.



[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   [LXXIX]
   N. 7 — 1438. Instrumento di vendita di un molino, fatta da Cola Diotaiuti di Campii a Giovanni e Nando Gian-nunzii, pure di Campii.
   [Pergamena con al v. (oltre a quella di mano del Savini) alcune note di archivio di epoca successiva (una è del sec. XVI) tutte poco o punto leggibili, e neppure interamente conservate. Presenta cinque mancanze di testo, per il resto assai chiaro e leggibile, anche se di minuta grafia].
   [LXXX]
   N. 8 - 1467 (26 Maggio). Breve di Papa Paolo II, contro alcuni chierici e laici teramani che, entrati violente-mente nel Monastero di S. Chiara di Teramo, vi avevano battuto e ferito quelle Monache. Il Palma (voi. IV, pag. 327), che da il transunto di questa Bolla, nota, sopra altri documenti che il Papa stesso, informato poi che quell'ingresso era avvenuto per ordine del Vescovo che voleva riunire le discole Monache di S. Chiara a quelle osservanti di S. Giovanni, confermò la decisione vescovile.
   [Pergamena con al v. (oltre a quella di mano del Savini) alcune noterelle di archivio coeve. Presenta — anche a causa di macchie di umidità -alcune mancanze di testo, che peraltro è ben conservato e leggibile quasi per intero. Come il nostro n. XIV, anche questo documento è riportato in: FLAVIO DI BERNARDO, Un Vescovo umanista alla Corte Pontificia: Giannantonio Campano (1429-1477) », Pontificia Università Gregoriana (Miscellanea Historiae Pontificiae, 39), Roma, 1975. Lo trascriviamo:
   APPENDICE B, 15, pagg. 440-441: «Paolo II per il Monastero di S. Chiara di Teramo ». « Roma, Maggio 26, 1467 ». « Paulus episcopus servus servorum Dei dilectis filiis Petro de Consutis et loanni Antonelli, canonicis ecclesiae Adriensis, salutem et apostolicam benedictionem ». Ordina di ristabilire nel monastero di S. Chiara della città di Teramo l'Abbadessa e le Monache, precedentemente espulsene da Stefano Grassi e da altri ecclesiastici e laici teramani, nei confronti dei quali ingiunge la comparizione a Roma per essere assolti dalle censure incorse. « Datum Romae apud S. Marcum, anno incarnationis dominicae millesimo quadrin-gentesimo sexagesimo septimo, septimo kalendas iunii, pontificatus anno tertio ».
   Nella relativa nota a pie' di pagina, l'Autore rinvia - per la definitiva soppressione del Monastero di S. Chiara, decretata dal Vescovo Campano - alla « Storia » del Palma, voi. IV, pag. 326 e s.].
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