[XCV]
   N. 5 - 1446. Copia del Diploma di Re Alfonso d'Aragona, con cui si restituiscono a Giosia di Acquaviva (Duca d'Atri) i feudi già sequestrati, per causa di ribellione contro il Re dell'alierà defunto nipote Andrea Mat-teo II di Acquaviva, Duca d'Atri.
   {Quaderno di 4 cc. scritte s.n. Al v. della 4a e. v'è una nota di archivio (sec. XVIII?): « 1446. Riconcessione», postillata dal Savini. Nel complesso, la conservazione e la leggibilità - tranne che per alcune macchie di umidità in tutte le carte, e che ledono la -scrittura in qualche punto -possono considerarsi più ohe soddisfacenti].
   [XCVI]
   N. 6 - 1460. Rescritto (originale) della Cancelleria di Giosia di Acquaviva, Duca d'Atri e di Teramo, che rimette al suo Capitano in Teramo la trattazione di una causa civile di possesso che il Monastero di S. Chiara di Teramo sosteneva contro Bartolommeo di Cola de Muccio tinaie (v. Palma, voi. II, pag. 136). Precede il rescritto latino la supplica delle Monache scritta in volgare del tempo (con elementi latini, italiani e teramani).
   {Carta, recante ancora il sigillo in ceralacca rossa. Al v. reca la nota di archivio coeva: « prò Monasterio Sancte Giare contra Bartholomeum de mutij tinaij », e la nota di mano del Savini, che avverte come questa carta sia pubblicata a pag. 553 della sua opera « II Comune teramano » (Roma, Forzani, 1885): a pag. 554 vi è anche la riproduzione in facsimile del suddetto sigillo. Il documento è datato al 4 Ottobre 1460. La conservazione è precaria, ma la leggibilità è buona].
   [XCVII]
   N. 7 - 1464. Frammento di una Copia del Privilegio del Duca d'Atri Giuliantonio di Acquaviva, che concedeva ai suoi fedeli Cellinesi i feudi di Valviano e di Monte-verde; aggiuntovi l'altro [Privilegio] del Duca Andrea
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