Un amichevole ringraziamento a Marcello Sgattoni e Silvia Ciarelli Papa che hanno concesso la pubblicazione di questo volume.
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[FASCICOLO XII.] (Manoscritti dello Storico Francesco Brunetti).
[E' custodito in una cartella c.s.: « Carte Palma. Manoscritti di Francesco Brunetti »; « Dono di Giovanni Palma. 1908 ». Inv. 39099/39133. Tutto il contenuto del fascicolo è pubblicato in: FRANCESCO SAVINI, « Inventario analitico dei manoscritti dello Storico abruzzese Francesco Brunetti ». Estratto dall'Archivio Storico per le Provincie Napoletane, Volume XXIII, Fascicolo I, pagg. 29, Napoli, 1898, opera alla quale si rimanda per tutto il complesso delle notizie concernenti i « manoscritti Brunetti ». Qui basta avvertire che la numerazione araba si riferisce un'Inventario analitico del Savini, e che le « note esplicative » che affiancano la stessa numerazione sono un « sunto » delle notizie, pure tratto dal Savini, rispettando però - quasi sempre - il testo originale, e tralasciando soltanto quelle notizie che si sono ritenute superflue rispetto agli scopi del presente lavoro. Ultimo avvertimento è - che pur avendo effettuato la ricognizione più scrupolosa di ogni singolo docc. - si sono tralasciate tutte quelle segnalazioni che, per non essere già reinventano analitico - avrebbero potuto essere utili allo studioso, ma ne avrebbero appesantito eccessivamente le note.
Molto importante è l'articolo di G. PANNELLA, « frammenti ài mss. del Palma e del Brunetti », in « Rivista Abruzzese... », Teramo, 1896, a. XII, fase. XII, pagg. 559-562 (per i nostri numeri CXXX, CXXXX, CXXXXI,
cxxxxii, cxxxxvm, CIL, CLV, cLvui).
Francesco Brunetti nacque a Campii nel 1605 circa, e morì - probabilmente a La Nocella di Campii - nel 1651.
Poche e monche le notizie biografiche. Il Palma - « Storia », voi. Ili, 1833, pagg. 125426; voi. V, 1835-6, pagg. 144-146 - lo dice nato intorno al 1610, mentre il Savini - Estratto agl'Inventario, pag. 5 - indica il 1605-6. Pare che nei suoi anni giovanili si sia trovato a Roma a scopo di studio, e che intorno al 1624 avesse assolto l'ufficio di Segretario presso un legato veneto. Addottoratosi in legge, tornò in patria, e verso il 1630 sposò Camilla de Amicis di Castilenti, dalla quale ebbe quattro figli. Nel 1640 il Viceré spagnolo gli affidò l'incarico della nuova numerazione dei fuochi per rutti gli Abruzzi. Raccolse molto materiale d'archivio, ed aveva tra l'altro intrapresa un'opera
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