Un amichevole ringraziamento a Marcello Sgattoni e Silvia Ciarelli Papa che hanno concesso la pubblicazione di questo volume.
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Illustrissimo Signore Signor Padrone Colendissimo.
Il Chiaro d. Nicola Palma di questa Curia con suo ricorso nella Regia Delegazione degli Apruzzi ha esposto, che per privata vendetta, e livore sia stato egli imputato di Giacobinismo, e minacciato di arresto, quantunque evidentissimo sia il suo attaccamento alla Real Corona, ed ha quindi domandato di non doversi più attentare sulla sua vita, proprietà ed onore, per cui detta Regia Delegazione in data de due Corrente mi ha commandato, che incaricandomi dell'esposto, ed esaminando lo spinto della faccenda avessi subito disposto gli ordini opportuni, acciòche il Recorrente non fosse affatto molestato né netta persona, né netta robba, senza la dovuta licenza in scriptis del Signor Generale, e di detta Regia Delegazione giusta gli ordini circolari sotto pena di Carcerazione a Controventori.
Avendo quindi questa Regia Corte pratticate sull'esposto accurate deli-genze, sentendo sull'assunto molte probe persone, anche qualificate di degnila Ecdesiastiche, ha verificato tra' l'altro, che l'anzidetto d. Nicola Palma, avendo fin' dalla sua fanciullezza vestito l'abito Clericale, assiduo sia stato al servizio di questa Chiesa Catedrale, colla frequenza de Santissimi Sacramenti, e dell'esercizio Spirituali, senza aver mai dato ad alcuno motivo di Scandalo, o di doglianza, e Commendabile molto si è trovata la sua Condotta tenuta in tempo della già abolita Democrazia. Per l'integrale esecuzione del Cennato rescritto dell'anzidetta Regia Delegazione si sono da questa medesima Regia Corte spedito gli ordini Corrispondenti, perche il Ricorrente Palma non sia molestato affatto né nella persona, né nella robba senza la dovuta licenza in scriptis del Signor Generale, e di quella Regia Delegazione, secondo gli ordini Circolari sotto pena di Carcerazione a Controventori, ed altre contenute nell'editto della Suprema Giunta di Stato, e di tutto ciò mi trovo aver dato conto atta Cennata Regia Delegazione.
Stimo pertanto un mio preciso dovere renderne intesa Vostra Signoria Illustrissima in contestazione del rispetto, che le devo, e desiderando l'onore dei suoi stimati Commandi passo a reprotestarmi Costantemente di Vostra Signoria Illustrissima.
Campii li 21 Luglio 1799.
Signor D. Donato de Donatis Comandante in Capo delle Truppe in Massa Civitella
Devotissimo Servitor Vostro Obbligatissìmo Francesco Maria RTbas
E' contenuta in un foglio di 2 cc., di cui solo la prima è scritta. La conservazione e la leggibilità sono ottime, sebbene la grafia e la grammatica siano piuttosto particolari.
Documento di estremo interesse per la precisazione delle vicende cui andò soggetta la famiglia di Giampalma Palma durante l'invasione
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