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CAPITOLO II
IDROGRAFIA
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ripide e selvagge, incolte e spesso neppur boscose, l'andamento tortuoso, la pendenza più forte per salire lino alle sorgenti. A causa delle inondazioni c della poca pendenza della valle nel tratto inferiore vi sono parziali impaludamenti elie prima del 1870 ammontavano a circa 410 ettari, ma oggi sono stali in gran parte colmati. Questa insenatura naturale fu sempre utilizzata per le comunicazioni fra le provinole d'Aquila e di Teramo, e. ora una via rotabile fiancheggia il liume e lo accompagna tino alle origini ; la ferrovia Adriatica e la via provinciale Io attraversano alla foco supra un lunghissimo ponte ; un altro ponte di vari archi lo scavalca sotto Forcella in servizio della via Teramo-Penne; due più sopra ncll'iniuiediala vicinanza della confluenza col Mavone per la via che lo costeggia e due volte l'attraversa; un quinto all'uscita di Molitorio di un arco solo e, finalmente un sesto presso i Paladini a pochi passi dal cou-liric fra le due provincic.
Pescara. Continuando da N. verso S. per la costa dell'Adriatico, senza notare per ora i torrenti ed i piccoli fiumi, dopo il Tronto, il T'ordino ed il Yomano troviamo altro fiume principale, il Pescara.
Questo liume è formato da due [correnti clic percorrono in direzione opposta l'altipiano Aquilano e cioè l'Atomo ed il Gizio.
1/ A ter no, che ha la fama d'essere il fiume più freddo di Italia, ha le sue origini alla cosia d'Aringo, presso il monte Civitclla iltilli ni.) e propriamente nel luogo detto Pesciera a 1100 iti. nel territorio di Montereale, ingrossalo da torrenti che scendono dal Gran Sasse. Scorre dapprima verso libeccio passando fra Montereale e Marano e poi verso scirocco e va, sopra angusto e tortuoso letto, ad irrigare hi pianura d'Aquila l'antica vaile Amilernina; passa sotto Aquila e Monticchio, l'orma per via varie isulette dividendosi anche in due rami, uno dei
La valle percorsa da questo fiume dalla sorgente alle gole