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Guida dell'Abruzzo

Enrico Abbate
Club Alpino Italiano Sezione di Roma, 1903, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   capitomi vii
   olii? iene, e delle quali il lìusa accnna a liru ili nelle località -ovraindicate. La maggior parie di queste caverne sono esposte •i mezzodì, poche a settentrione, e queste senza tracce, e senza avanzi dell'uomo preistorico, al contrario delle altre, ove si rinvennero indubbie tracce dell'esistenza di esso. Alcune con-linuarono anche posteriormente ad essere l'abitazione dell'uomo e dai (empi della pietra lo accolsero nell'età dei metalli, finché, sviluppatasi l'agricoltura furono stanza di pastori senza interruzione fino ai nostri di. Talune poi di queste caverne furono utilizzate nei tempi cristiani e seelte a dimora da romili ed asceti.
   Gli oggetti dell'età della pietra trovati iu queste caverne sono di lavorazione più accurata e minuziosa di quelli trovali nel snolo, ed alle azze ed accede primitive si associano i raschiatoi e i punteruoli, coi quali si riusciva a confezionare abiti colle pelli degli animali per garantirsi dal freddo.
   Ma sebbene anche nella nostra regione si manifestasse lo sviluppo dei ghiacci, è. difficile determinare con esattezza, come altrove, le epoche che generalmente si ammettono nel periodo areheolitico. perchè per le. condizioni climatiche si rese possibile una vita meno aspra, una continuazione della primitiva. Soltanto gli oggetti trovati dimostrano il progresso nell'industria preistorica, e questo è dovuto all'introduzione dei nuovi materiali di lavoro, quali le ossa e il corno, rinvenuti in numero assai ristretto, perchè più facili a deperire in confronto agli oggetti di pietra. La .maggior parie di questi fu trovata nelle caverne, ciò che. dimostra che anche alla lerza epoca ili questo periodo l'uomo continuò ad abitare nelle caverne, e vi abitò anche nella successiva epoca, essendovisi ritrovali oggetti di ornamento, dischi, ecc., propri dell'ultima epoca.
   Nella valle della Vihrata, si rinvennero frammenti di stoviglie grossolane e lini più o meno colte, le quali rivelano che I uonm preistorico plasmò qui l'argilla, cuocendola dapprima al sole, poi al fuoco.
   Anche del periodo neolitico, o della pietra pulita, si trovarono tracce nelle caverne di Salomone e di S. Angelo, quali ulpusili di ossa, stoviglie meno grossolane ed ossa, e l'uomo cominciò, uscendo dalle caverne, a costruirsi dimora all'aria aperta, e stazioni di questo genere furono dal Ro