STORIA. ^i!!
lori dell' incivilimento romano, assai più dei Greci e. degli lijjizi. Gli uni fecero primi abitatori i Sabini o autoctoni o provenienti dall'Asia ammettendo essere un sol popolo i Pclasgi e i Tirreni rosi delti a seconda del grado di civiltà derivato dai luoghi sibilati. Gli altri commentando il famoso lesto di Livio Thu-tcorum ante lamantini impnvium lata terra marique upes lialuere (Lib. V), dissero essere etruschi i primi popoli c di provenienza ctrusca i resti di antica civiltà, e a questa opinione si rannodano i fautori delle origini liburniche, mentre all'altra
I Sabini sarebbero derivati dai primi abitatori della parte centrale d'Italia, i quali verso settentrione avrebbero avuto il nome di Umbri (parola che vorrebbesi derivata dal greco ombro*. imbe.r, diluvio) e ne sarebbero stati lo stipite. Dai Sabini u Sabelli derivarono le. varie, potenti c bellicose tribù che tro-w.uiici nel nostro territorio al sorger della romana potenza.
Verso mezzodì questi primi abitatori avrebbero avuto il nome di Osci (Opici da Opi. la Dea della Terra) dai quali porc sarebbero derivati vari popoli che. con diverso nome popolarono gran parte del centro e del mezzodì d'Italia.
Pochi anni dopo il diluvio detto dai Greci di Dcucalione sarebbero sopravvenuti gli Oeuotri ad occupare le terre degli indigeni di razza osca, e la posteriore venuta anche di altri popoli avrebbe fatto chiamare coll'appellativo comune di Aborigeni (ili Umbri, gli Osci, gli Oeuotri. appellativo rimasto alle gelili troglodita aventi unica origine dall'Asia. Questi occupanti primordiali della parte centrale d'Italia, dalla Campania e dai confini del Lazio all'Adriatico, sparsi in un periodo antichissimo sopra una parte ragguardevole, della penisola, nella loro estendine furono successivamente debellati e. ridotti in soggezione da altre tribù belligere sabe.llichc ma il linguaggio dei primi si mantenne anche nei tempi posteriori, giacche si trova essere osco il linguaggio cosi dei Campani come dei Sunniti. Che esso rimanesse puro o l'osse lino ad un certo punto modificato dal linguaggio dei Sabelli non sappiamo, che tulli i monumenti e-sistcnti della lingua sono ili data posteriore, alla conquista Salicilica.
Con l'aiolo delle iscrizioni trovale, Ira cui quella dal Prof. Ile .Nino rinvenuta presso Castel d'Ieri e non ancor decifrala dai dotti, si possono determinare i limiti entro i (piali paria-vasi la lingua Osea, cioè nella Campania, nel Sannio, nel paese degli Irpini e dei t'rcnlaui e nella parte settentrionale dell'Apuli.i. E questa lingua strettamente connessa ed aitine al latino