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Guida dell'Abruzzo

Enrico Abbate
Club Alpino Italiano Sezione di Roma, 1903, pagine 287

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   STORIA. ^i!!
   guerre cui vicini siami siale non si sa: non essendovi finse siila alcuna relazione coi Romani, gli storici non ne parlano. Nilo si sa che all'annuncio della sconfìtta degli Equi, avvenuta nel UH. i l'eligni conchiusero un trattato con Roma, come gli nitri popoli confinanti Marsi, Marrucini e Frentani, trattato elio pare fosse, di protezione. Da questo trattato comincia la seconda epoca della storia dei l'eligni, nella quale troviamo più volle i l'eligni associati alle armi romane, specialmente nelle due fa niose guerre Sannitiche e nella Punica. Narra Livio che nel lo7, disfatti i Sanniti da Dccio, una schiera di prigionieri riuscì a fuggire dal campo, ma passando nel territorio dei Pe-ligni l'uron tutti da questi messi a morte. Narra pure che essi non vollero eedere ai premi ed all'amicizia che lor prometteva Annibale, onde egli, attraversando lo loro regione, vi recò danni considerevoli e vi tornò poi, quando, volendo ingannare Fabio, fìnse di passare dal Sanniti a Roma, ma non arrivò che lino ai l'eligni. commettendo rapine e saccheggi. Alla (ine. e cioè nel fi(13 di Roma, e siamo alla terza epoca, i Peligni, clu erano in grande floridezza, si ribellarono contro i Romani chiedendone la cittadinanza e tinironsi alla famosa cospirazione ordita dai Marsi, che fu appellala Guerra Sociale o Manica. Allora fu scelta Corfinio, la metropoli dei Peligni, per comune l illà dei popoli alleati e luogo di generale adunanza, e Corfinio fu in quell'occasione appellata Itaìiia, come si legge nelle ino liete allora battute, e si fissò per centro della novella Repubblica italica che si voleva stabilire. Vi si ordinò un Senato di •ìlio senatori composto di uomini benemeriti della patria <• digni di dar consigli per la salvezza della Repubblica, nel qual numero dovevano ogni anno scegliere due consoli. E noto l'esito di questa guerra che Floro esagerò di grati lunga più funesta di quella istcssa d'Annibale. 1 popoli italici ottennero la romana cittadinanza e vennero ascritti a nuove tribù; i Peligni nel l'ilio per effetto della legge Pompeia vennero ascritti alla Serbia. I Peligni ricompaiono nella storia della guerra civile fra Cesure e Pompeo, quando Corfinio Iti occupalo da Domizio Enobarbo con venti coorti reclutate in gran parte fra i Marsi ed i Peligni. I l'eligni, insieme cogli altri popoli alpestri, par conservassero in gran parte, il loro carattere e sentimento nazionale, lungo tempo dopo di esser divenuti cittadini romani e nella guerra civ ile fra Vespasiano e Vitelli si dichiararono in favore del primo. I. l'ultima notizia clic se ne trova nella storia: ma tutti i geografi li descrivono quale 1111 popolo distinto e conservante la sua nazionalità separala. Da Augusto, per fini amministrativi. Invili 1 compresi nella quarta regione, e nell'ultima divisione ili Mii-si,! parte d'Italia il loro territorio fu compreso insiciu con quello dei Marsi nella provincia delta Valeria,