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I peligni -*¦ iiilira inni abbiano avuto i In- liv città principali: Sii,n rcijiio, Cortiuio c Sulmona.
Dalla parte ove la regione Peligli a confinava con la Marsi a e eoll'agro Veglino, lungo l'Aterno, era situato anzitutto Sii/icm/un, i cui abitanti P col nome, di Supercquani. cosi
detti dalla loro situazione per esser posti sulla pianura >a/nr iieilimin) rispetto ai Corfiniensi e ai Sulinonensi, clic occupa vano un piano declive. Nienl'altro ci è noto dei Siipcrequani, se non clic una porzione del loro territorio fu assegnata ad una colonia romana per ordine di Augusto, giacché I' agro ne In diviso ai veterani. Dalle iscrizioni trovate appare non solo l'esistenza di Superequo, ma anche la sua situazione nelle vicinanze dell'odierno Castelvecchio, cui è rimasto l'appellativo ili Subequo, a breve distanza dall'Aterno e propriamente nella pianura di Marrano, dove non pochi avanzi di mura, di edilizi rovinali e di sepolcri furono osservati.
Alla stretta gola Forca Carusi), nel confine dei Peligni e dei Marsi, inalzarono i Supercquani un arco laterizio a Livia Augusta. Di quest'arco posto sulla via Valeria i memoria nella vita di S. liutàio e quello stretto passaggio, quella gola «paventosa in tempo di verno, ancor oggi diecsi all'arco.
t'seendo dall'arco di Livia, a sette miglia antiche, di qua da Corfìnio, sorgeva Sia fot tur, villaggio clic die il nome ad una mansione della via Valeria sulla quale era posto. Sembra t'Insorgesse presso Goriano Siculi sugli aspri gioghi per cui pas «ava la via aulica ed oggi corre la via moderna Ira Forra Caruso e Pentitila. Le non poche vestigia ili mura ed 1111'iscrizione trovala fan credere clic Stalulae, di cui è ignota l'origine, l'osse di qualche, importanza.
II solo Strabene menziona Curalo quale oppido dei Peligni. che sorgeva presso la via Valeria dopo la città di Cai-scoli -.1 Alba Fueense, e precisamente là ove oggi è Coen Ilo, sulla cilena dei monti che. i Peligni divideva dai Marsi.
La più insigne città Peligna senza dubbio, fu Corfinio, la metropoli. Città cospicua ed importante per lutti i nostri popoli antichi, sia per la sua posizione, sia per la fortezza inespugnabile delle sue mura e del suo territorio, fu giudicala il propugnacolo della libertà italica al tempii della guerra sociale. P.ra presso Patinale Pentima.
A 7 miglia da Corlinio, i Peligni avevano una non meno celebre città, Salma, l'odierna Sulmona, che signoreggiava la terza parze dell'agro IVIigno, e pi'i lungi Parino Paceutrn). non si sa se grossa città o borgata.
Nell'agro Sulmonese sorgeva pure il villaggio o pago Fa-hiaiw, fuori della via Claudia, là ove oggi è Popoli.
A 7 miglia da Sulmona lilialmente -lilla via Nuniieia era mia iiiaiisiniie col i ne ili Cim e Pnlc^ìn.
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